Murales Maradona

Foto da: Gazzetta.it

Il murales dedicato a Maradona, realizzato dallo street artist napoletano Jorit a Taverna del Ferro, nel quartiere di San Giovanni a Teduccio, noto come il ‘Bronx’, potrebbe essere salvato grazie a un progetto di riqualificazione delle abitazioni. Il murales, un omaggio al campione argentino, è uno dei tanti che decorano la città di Napoli.

Il Comune di Napoli ha avviato un massiccio progetto di riqualificazione finanziato dal Pnrr con un budget di 106 milioni di euro. Coinvolgerà 360 famiglie, offrendo loro una collocazione dignitosa. Il primo passo prevede l’abbattimento di due grandi palazzoni costruiti dopo il terremoto del 1980. Tra cui quelli su c’è il famoso murales di Jorit dedicato a Maradona. Nonostante la necessità dell’abbattimento, i residenti e gli amanti dell’arte sperano in una soluzione che possa preservare queste opere, attrazioni per i visitatori.

Con l’avvio del cantiere previsto per il 2 febbraio, la soluzione per preservare il murales dovrà essere rapida. La vicenda mette in evidenza la necessità di bilanciare lo sviluppo urbano con la conservazione delle opere d’arte pubbliche che contribuiscono alla bellezza e all’identità culturale della città. La speranza è che, nonostante la trasformazione del “Bronx”, il murales di Maradona continui a ispirare e ad arricchire il tessuto artistico di Napoli.

I murales di Jorit: “Dios Umano” e ” Esseri Umani”

“Dios Umano” e “Esseri Umani” sono le opere iconiche di Jorit Agoch che adornano le facciate degli edifici nel Bronx di via Taverna del Ferro a San Giovanni a Teduccio, Napoli. Queste rappresentazioni, una dedicata al volto di Diego Armando Maradona e l’altra a Niccolò, lo “scugnizzo” simbolo dell’essere umano. Entrambe sono diventate parte integrante del tessuto culturale del quartiere.

Niccolò è il volto che simboleggia l’essere umano, dall’altro il “volto umano” di chi per tanti napoletani è stato quasi un Dio, il “Dios“, ovvero Diego Armando Maradona.

Le parole di Jorit Agoch, lo street artist italo-olandese cresciuto proprio a Napoli, che nel 2017 spiegava perché volesse omaggiare il campione argentino: “Lo faccio per portare il bello dell’arte a chi non c’è l’ha. Questa gente merita la bellezza, io do il mio contributo, faccio quello che posso, faccio in modo che la bellezza raggiunga il popolo.

Il “Dios umano” opera autofinanziata, è un regalo dello stesso Jorit ai napoletani. L’opera fu completata grazie a fondi avuti dal capitano del Napoli Marek Hamsik e da associazioni che operano sul territorio come la Inward.

Un anno dopo (aprile 2018) arriva l’altra opera sempre firmata da Jorit. Un secondo ritratto che questa volta prende spunto da uno dei tanti volti degli “scugnizzi” di questo quartiere. Due opere straordinarie, colorate e maestose che occupano le intere facciate laterali dei palazzi. Le due opere, utilizzando la tecnica del chiaroscuro, appaiono come una fotografia.

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