Giovanni Migliaccio, ex tecnico di laboratorio del dipartimento di Biologia dell’Università Federico II di Napoli, è stato condannato a sette anni di reclusione per abusi su studentesse. Il giudice di Napoli, Giovanna Ciervo, sottolinea nella sentenza che Migliaccio agiva “con disinvoltura, come se nulla fosse”. La condanna è stata emessa nel maggio scorso, e oltre alla pena detentiva, è stata disposta l’interdizione perpetua dai pubblici uffici per l’imputato, attualmente 65enne.
Caso e indagini
L’arresto di Migliaccio è avvenuto il 18 novembre 2022 grazie alle indagini dei carabinieri del Nucleo Investigativo. Le accuse si basavano su denunce presentate da alcune delle studentesse vittime, individuate in seguito a post su Instagram che sollecitavano altre potenziali vittime a rivelare abusi. La denuncia originaria è stata presentata da una studentessa coraggiosa, mentre ulteriori indagini dei carabinieri hanno rivelato un fenomeno diffuso e strutturale in certi contesti socio-culturali.
Sovrastrutture socio-culturali: difficoltà delle vittime a denunciare
Il gup, Giudice per l’Udienza Preliminare, ha evidenziato la difficoltà delle vittime di abusi a procedere legalmente. Molte ragazze cedono a impulsi morali che le dissuadono dal perseguire pene, temendo di rivivere il trauma in sede giudiziaria. Le vittime spesso provano vergogna e sensi di colpa, ritrattando l’accusa per paura di ritorsioni, soprattutto quando l’abusante ha una posizione di autorità, come nel caso di Migliaccio.
L’Università Federico II ha preso posizione contro gli abusi, enfatizzando la necessità di garantire la sicurezza e il benessere alle studentesse. La condanna di Migliaccio è vista come un passo significativo nella giusta direzione per combattere il problema degli abusi sessuali nelle istituzioni accademiche. La sentenza rappresenta un messaggio chiaro: nessuno è al di sopra della legge, e la sicurezza degli studenti è una priorità non negoziabile.
Il caso di Migliaccio sottolinea l’importanza della consapevolezza e dell’azione contro gli abusi sessuali. Promuovendo un ambiente universitario sicuro e rispettoso. La condanna è una vittoria per le vittime coraggiose che hanno denunciato gli abusi. Inoltre, è un monito per coloro che potrebbero pensare di agire al di fuori dei confini legali.