Franco Cutolo, regista, autore e padre di Giovanbattista Cutolo ha parlato con la stampa dell’omicidio del figlio. Oggi, infatti, venerdì 1 dicembre, il ministro dell’Interno consegnerà ai genitori di Giovanbattista Cutolo la medaglia d’oro al Valor Civile alla memoria. Per l’occasione il padre ha parlato con i giornalisti di suo figlio, musicista 24enne, ucciso a colpi di pistola il 31 agosto scorso in una rissa.
Il padre di Giovanbattista: “i pochi assistenti sociali del Comune hanno paura”
Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha annunciato la consegna della medaglia d’oro al Valor Civile alla memoria dei genitori. La cerimonia si svolge oggi alle ore 11 presso la Prefettura di Napoli. Il padre di Giovanbattista, Franco Cutolo, regista e autore, fa sapere di aver apprezzato il gesto del governo, che riconosce così il sacrificio del figlio.
“Credo sia un segnale importante, lo Stato c’è e il sacrifico di mio figlio è stato riconosciuto”. Poi aggiunge anche: “Se mi sarà offerta l’opportunità di parlare col ministro gli chiederò di aiutare questa città, perché Napoli sta messa male, malissimo”, “ci sono tanti altri problemi, dal controllo del territorio ai ritardi della scuola, ma il punto centrale rimane la responsabilità delle famiglie”.
A proposito della responsabilità delle famiglie, il padre di Giovanbattista afferma: “Il padre e la madre del ragazzo che ha ucciso Giovanbattista sono lì che inneggiano al loro figlio, che girava con un’arma e non si è fatto scrupolo di usarla. Io non sono classista ma bisogna chiamare le cose con il loro nome. Qua si parla di bestie e dunque c’è poco da fare. Se si vuole salvare i bambini occorre portarli in salvo, lontano dalla ferocia e dall’inciviltà. Ma lei sa che i pochi assistenti sociali del Comune hanno paura anche solo ad avvicinarsi a certe case e a certi vicoli?”
Franco Cutolo ha recentemente presentato un documentario incentrato sugli “scugnizzi” nella Napoli degli anni ’80, sottolineando le differenze tra il disagio dei giovani di quegli anni e quelli di oggi.
“Erano molto diversi da quelli che tirano l’alba oggi, loro erano costretti dalla fame, per questi qui è solo un passatempo. Basta vedere il mio film per rendersene conto. E mi lasci dire una cosa che non mai detto. Nonostante siano passati 40 anni è stato molto difficile convincerli a parlare, e sa perché? Perché nessuno di loro è diventato un camorrista, anzi. Hanno tutti trovato un lavoro e sono oggi delle persone perbene. Si sentono in imbarazzo a rivedersi nei panni di piccoli venditori di sigarette di contrabbando o ladruncoli. Il loro pudore è la più lampante dimostrazione di quanto la situazione sia cambiata. In peggio”.
Cutolo ha infine annunciato un concerto che si terrà il 17 dicembre nel Duomo di Napoli. Vedrà la partecipazione di diverse orchestre giovanili, incluso l’Orchestra Scarlatti Camera Young di Napoli, in cui suonava il corno il figlio Giovanbattista. Insieme all’Orchestra Scarlatti altre tre orchestre giovanili: quella del Teatro Massimo di Palermo, della Accademia “Santa Cecilia” di Roma e del Teatro alla “Scala” di Milano.