Sarà Salvatore Esposito, Gennaro Savastano di Gomorra, ad interpretare Piedone lo Sbirro, ruolo reso celebre dal grande Bud Spencer, nella nuova serie targata Sky. La serie sarà ispirata all’omonima tetralogia degli anni 70. La serie Tv sarà realizzata in 4 puntate da Sky studios, Wildside, società del gruppo Fremantle e Titanus Production, società del gruppo Titanus. Sarà scritta da Peppe Fiore e diretta da Alessio Maria Federici.

Salvatore Esposito rappresenta un continuum rispetto al Piedone che lo ha preceduto. Di fatti, più che rivestire i suoi panni, “Genny Savastano” rappresenterà l’allievo di Piedone, tornato a Napoli dopo tanti anni.

Salvatore Esposito e Bud Spencer: tratti comuni

C’è grande attesa per questa serie. I napoletani e tutti gli italiani in generale, hanno sempre amato e apprezzato il buon Bud Spencer, sia quando recitava come protagonista assoluto sia quando faceva coppia con un altro big del cinema nostrano, Terence Hill. Poter ammirare una serie a lui ispirata sarà una gioia per tutti. Il rischio però, come spesso accade in questi casi, è quello di non trovare un sostituto all’altezza.

Tra i vari attori partenopei moderni però, probabilmente, è difficile pensare a qualcuno che possa rappresentare Bud Spencer se non Salvatore Esposito. L’attore ormai celebre in tutto il modno, vuoi per stazza, vuoi per simpatia e amore per la propria città, sembra essere il degno erede del campione di nuoto.

Cosa aspettarsi

Chiaramente la serie Tv ispirata a Piedone lo Sbirro avrà un risvolto contemporaneo. La serie sarà infatti ambientata nella Napoli di oggi dove l’ispettore Vincenzo Palmieri, alias Salvatore Esposito, tornerà nella sua terra dopo anni di assenza. I metodi che userà però saranno gli stessi di Piedone, e cioè poco convenzionali. Nel corso delle indagini, poi, l’ispettore Palmieri dovrà far “pace” con la sua città.

Intanto su alcune piattaforme social già sono circolati i primi video delle riprese. Soprattutto in centro nella zona della questura. I video hanno scatenato le reazioni, a furor di popolo, dei fan.



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