Bruno Brandi è un altro talento partenopeo, che sarà fra i premiati alla terza edizione del premio Miniera. Bruno è un ragazzo napoletano, cresciuto nei Quartieri Spagnoli. Ci ha raccontato che nel suo tempo libero si diverte a fare l’attore, ma la sua vita è fatta anche di tanto altro. Come ha detto anche a noi “ci tengo a precisare che io non sono un attore, ma ‘m piac ‘a fà ‘e sceneggiat”.
Intervista a Bruno Brandi in occasione del Premio Miniera
“Avevo un’attività di famiglia e Salvatore doveva fare per noi delle opere. In quel periodo eravamo in piena pandemia. Così io e un mio amico abbiamo pensato di fare un video, in cui poetecizzavamo sul prendere il caffè. Salvatore vide il video e mi disse “tu si ‘o mio”. Così sono entrato in contatto col suo mondo e abbiamo iniziato a fare delle cose insieme. Faccio l’attore per passione e sono molto contento di ricevere questo premio”.
Bruno ha affermato che in occasione della terza edizione del Premio Miniera ha scritto un monologo, che reciterà il 6 maggio. Si tratta di un piccolo racconto – “Dalle cose che faccio, così come da questo monologo, mi piacerebbe tanto che trasparisse la speranza, la ribellione e la resilienza per le cose che ci accadono”.
“Faccio brevi video su Instagram e così mi diverto a recitare” – Ci ha raccontato di usare la recitazione e il suo modo di comunicare per poter trasmettere vicinanza e gioia alle persone. Ha proseguito poi – “Noi persone di questa città siamo figli del mare. Io sono figlio di questa città, figlio del mare, figlio di operai, e tutto ciò mi ha portato ad oggi ad essere questa persona”.
“Ad oggi i miei progetti riguardano il mio piccolo mondo e ciò che vorrei costruire intorno ad esso, vorrei crescere e arricchire la mia vita di serenità. E come diceva Totò: chi vive a napoli ce vò murì. Non potrei mai lasciare Napoli, è la mia casa”.