Perché ci sono persone che si approcciano in un modo che possiamo denominare “sano” e altre in un modo “insano”? Cosa origina questi modelli di comportamento? I primi anni di vita sono il periodo in cui si stabilirà questo modello che ci accompagnerà, e riapparirà, nell’età adulta. Se non riusciamo ad essere consapevoli di tale programmazione, i nostri rapporti e le nostre azioni resteranno dominate e controllate.
Ecco quali sono i tipi di attaccamento più caratteristici: Attaccamento sicuro, ansioso, evitante e disorganizzato. Per attaccamento si intende il vincolo emozionale che stabiliamo con una persona. Questo sarà segnato da dinamiche già conosciute nell’infanzia con le figure di riferimento, solitamente i genitori. Più sono grandi la sicurezza e l’accessibilità che offrivano i genitori, più grande è la sensazione di sicurezza del bambino nelle sue capacità di esplorare il mondo e avere la certezza che non esista il pericolo.
Attaccamento sicuro
Si sviluppa quando il bambino sperimenta sicurezza, protezione e fiducia illimitata nei suoi genitori. il suo “io adulto” è in grado di godere di un vincolo emozionale laddove predomini la fiducia e la tranquillità, sapendo esprimere necessità ed emozioni in un modo sano. Questo adulto non vivrà con la paura dell’abbandono e le sue relazioni si caratterizzano per essere durature e stabili.
Evitante
Questo si sviluppa in bambini le cui necessità non sono state soddisfatte o sono state punite. Ciò ha accelerato l’indipendenza del bimbo che quando diventa adulto vuol apparire indipendente sia a livello fisico che emozionalmente. Non stabilisce vincoli intimi e profondi e ha paura del compromesso. Di forma inconscia crede che il fatto di esprimere emozioni e necessità, infastidisca gli altri. Inoltre, siccome è troppo sensibile al rifiuto, finge di non avere nessun bisogno.
Attaccamento ansioso
Si caratterizza dal bisogno del bimbo di essere in continuo contatto con i genitori, cercando la loro approvazione ed è mosso da una grande paura dell’abbandono. Ciò è scaturito dal fatto che, i genitori, alternino il supporto assoluto al bambino ed altre volte nessun sostegno. Il bimbo ha sviluppato quindi una tecnica per attirare l’attenzione poiché in questo modo, siano soddisfatte le necessità il prima possibile. Perciò, in età adulta, ha bisogno di conferme. In caso contrario mostrerà acquisirà un atteggiamento drammatico.
Disorganizzato
Si crea quando i genitori hanno adottato un vincolo instabile seguita da violenza emozionale o fisica. Il bambino soffre quando è con i suoi genitori ma allo stesso tempo, si sente completamente dipendente da loro. Questo è il suo unico modo di sopravvivere. Il bimbo esprime il suo dolore con pianti e urla. Da adulto tenderà ad avere problemi a livello emozionale ed è usuale che metta in atto una dissociazione come meccanismo di difesa. Crederà che il mondo è un luogo ostile e le persone sono “cattive”. In età adulta, con questo tipo di attaccamento, si diventa apatici e si avrà difficoltà nel riconoscere e capire i sentimenti ed emozioni dell’altro.
Una volta analizzato il vincolo fisico stabilito dai genitori nelle nostre relazioni, riusciremo a capire meglio noi stessi e anche gli altri.
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