Durante la mattina di ieri, a Santo Stefano, è stato arrestato un baby boss di 17 anni, già latitante, il fermo è avvenuto ai Quartieri Spagnoli presso l’abitazione in cui si nascondeva. Sono stati gli agenti della Squadra Mobile e dei Commissariati San Ferdinando e Montecalvario a dare esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in I.P.M., emessa dal G.I.P. del il Tribunale per i Minorenni di Napoli, su richiesta della locale Procura per i Minorenni, emessa lo scorso 13 dicembre 2022.
Il baby boss, volontariamente sottrattosi alla cattura, è stato rintracciato ed arrestato, a seguito di serrate investigazioni, presso un’abitazione ubicata in zona Quartieri Spagnoli. Era in compagnia di due conoscenti, entrambi denunciati per favoreggiamento personale.
Arrestato baby boss: i capi d’accusa
Il baby boss arrestato ieri ai Quartieri Spagnoli è gravemente indiziato di aver commesso due rapine, un furto con strappo di orologi di valore. Ed ancora, una rapina tentata di autovettura e ricettazione di un monile. Per la rapina consumata di un orologio e per la tentata rapina di un’autovettura è stata contestata la circostanza aggravante di aver agito con l’utilizzo di arma comune da sparo in luogo pubblico.
Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunto innocente fino a sentenza definitiva.
La perizia che lo aveva scagionato
Secondo Il Mattino, una perizia che lo ha classificato “incapace di intendere e volere” lo ha reso “utile” alla camorra, che lo utilizzava per i suoi affari. Ma di recente una nuova perizia ha fatto cadere questa sorta di tutela, di cui godeva, ed è stato possibile eseguire una misura cautelare nei suoi confronti. È considerato un baby boss il 17enne arrestato dalla Squadra Mobile di Napoli. I reati per i quali è stato emesso il provvedimento, comunque, sono solo una parte di quelli che invece avrebbe commesso.