Il Napoli ha vinto il suo girone di Champions League, e ciò garantisce il diritto di affrontare agli ottavi sfide sulla carta più abbordabili contro le seconde qualificate negli altri gironi. Questi gironi appena conclusi hanno riservato grandi sorprese, come l’incredibile qualificazione dei belgi del Brugge e la caduta delle spagnole Barcellona, Atletico Madrid e Sevilla. Abbiamo anche assistito alla disfatta della Juventus, relegata in Europa League dopo le clamorose sconfitte con Benfica e gli israeliani del Maccabi Haifa, oltre che col PSG.
Il primato nel girone esclude che il Napoli possa incontrare le agguerritissime Manchester City, Real Madrid, e Bayern Monaco, così come il Chelsea di Koulibaly e il Tottenham di Conte. Evitato anche l’imprevedibile Porto dell’ex interista Conceição. Spauracchio non di poco conto è il PSG, che all’ultima giornata, per differenza reti in trasferta, si è vista superare dal Benfica, che passa primo. Ricordando che agli ottavi sarà impossibile incontrare il Liverpool, già affrontato nei gironi, così come Milan e Inter, in quanto provenienti dallo stesso campionato, andiamo a scoprire tutte le eventuali avversarie degli Azzurri:
Club Brugge
I belgi sono senza dubbio la grande sorpresa del torneo. Sovvertendo ogni pronostico sono stati capaci di battere, almeno una volta tutte le condenti più quotate. Ricordiamo il successo in avvio col Leverkusen per 1-0, il rotondo 4-0 a Oporto e il 2-0 rifilato all’Atletico Madrid. Il giovane tecnico Hoefkens varia spesso il suo schieramento anche in funzione dell’avversario, ma generalmente si affida ad un 4-3-3, con cui sfrutta il movimento degli attaccanti Olsen, Sowah e Jutglà. Da monitorare il giovane playmaker nigeriano Onyedika e il terzino olandese Meijer. Il leader carismatico della squadra è l’esperto portiere e nazionale belga Mignolet. Senza girarci troppo intorno, il Brugge sarebbe l’avversario più abbordabile, ma occhio a sottovalutarli.
Eintracht Francoforte
Anche una eventuale sfida con le Aquile dell’Assia sarebbe interessante. Il Frankfurt è campione in carica dell’Europa League, in virtù del successo in finale contro quel Rangers che il Napoli ha strapazzato nel suo girone. Il club tedesco ha superato il suo arduo girone non senza fatica. Sconfitto all’esordio casalingo con lo Sporting di Lisbona è uscito vincitore nel doppio confronto con il Marsiglia e nella seconda gara con i portoghesi. Un pareggio ed una sconfitta con i londinesi del Tottenham. Alla fine ha conquistato 10 punti, sufficienti per il passaggio del turno. In Bundesliga i suoi risultati sono altalenanti: conducono il secondo miglior attacco del campionato tedesco dopo il Bayern, ma subiscono tanti goal. La formazione tipo dell’allenatore Glasner è un 3-4-2-1 di “mazzarriana” memoria. Nella squadra che annovera la stella tramontata di Mario Gotze, interessante è il trequartista danese Lindstrom: 5 goal in 11 partite per lui. Da monitorare anche il centrocampista giapponese Kamada e lo svizzero Sow. Tra i pali l’ex PSG Trapp.
RB Lipsia
I Tori Rossi della Sassonia sono una squadra da prendere con le pinze. In questo momento sono decisamente indietro in Bundesliga, 7 punti li separano dalla capolista Union Berlino. Si tratta comunque di una formazione che negli ultimi anni è stata capace di ben figurare in Champions League. Addirittura in semifinalisti nel 2020. La squadra è giovane così come nella filosofia della Red Bull, ed in questa edizione è stata capace di rifilare 5 goal al Celtic tra andata e ritorno, 5 allo Shakhtar e soprattutto di battere il Real Madrid per 3-2. L’allenatore è stato già incontrato dal Napoli: si tratta di Marco Rose, che guidava quel Salisburgo pescato dai partenopei ai sedicesimi di Europa League nel 2019. Il modulo di Rose è uno spregiudicato 4-2-3-1, che si affida alla classe dell’ungherese Szaboszalai, dello svedese Forsberg (tra i pochi ultratrentenni in rosa), del trequartista francese Nkunku e dell’ex Milan Andre Silva, autore di 3 goal in questa Champions. Tornato in gruppo anche l’attaccante Werner.
Borussia Dortmund
Ancora una tedesca, si tratta del Dortmund, club la cui meravigliosa tifoseria è da sempre vicina a quella del Napoli. Gli azzurri incontrarono i Prussiani nella Champions edizione 2013/14, quando la punizione magica di Insigne inaugurò il tabù Stadio Maradona di Jurgen Klopp. I gialloneri di Terzic sono terzi in Bundesliga. Si tratta di una squadra quadrata, che segna e subisce relativamente poco. Il passaggio del turno alle spalle del Manchester City non è stato praticamente mai in discussione, dato che Copenaghen e Sevilla si sono dimostrate non all’altezza dei tedeschi. A seguito della partenza di Haaland le stelle della squadra restano il bello quanto fragile Reus e il baby prodigio Bellingham. Occhio anche all’attaccante diciassettenne Moukoko.
PSG
Incredibile ma vero, ma all’ultimo respiro il 6-1 del Benfica al Maccabi Hifa ha relegato Les Parisiens al secondo posto nel girone, cosa che li rende un possibile avversario del Napoli e spauracchio maggiore. La squadra è allenata da Galtier, ex allenatore di Osimhen e campione di Francia con il Lilla. Presentare i fenomeni del PSG sembra pleonastico: Mbappè, Messi, Neymar, Verratti, Hakimi, Ramos, Kimpembe, Marquinhos, Donnarumma, oltre ovviamente all’ex centrocampista del Napoli Fabian Ruiz. Il PSG domina la Ligue1, che sappiamo tuttavia essere un campionato di livello inferiore. La perdita nel primato in Champions è anche frutto del doppio pareggio per 1-1 con il Benfica. La coppa delle grandi orecchie è notoriamente oggetto del desiderio di Al-Khelaifi che ha speso ed espanso il suo club,il quale nelle ultime edizioni ha sempre deluso, salvo la finale con il Bayern nell’anno del Covid, comunque persa. L’ultimo incrocio con il Napoli è avvenuto nella Champions League 2018/19, in cui gli Azzurri sfiorarono l’impresa al Parco dei Principi, prima di essere raggiunti nel finale della magia di Di Maria. Insomma, una sfida con i francesi sarebbe da evitare.
La Champions dagli ottavi in poi è tutta un’altra competizione. Più avanti si andrà più si correrà il rischio di affrontare i Club più blasonati d’Europa in scontri da dentro o fuori. Il Napoli ha già compiuto una grande impresa nel superare il suo difficile girone da primo, ma sarebbe delittuoso non pensare in grande. Obiettivo minimo devono essere quei quarti di finale mai raggiunti dagli Azzurri. In generale bisognerà avere rispetto per tutti, ma paura di nessuno.