Intervista Tommaso Primo – L’artista napoletano si è esibito lo scorso sabato 15 ottobre alla Multicenter School per la Festa della Birra in compagnia di altri artisti. Sullo sfondo dell’evento una raccolta fondi di beneficenza per la ricerca sul tumore al pancreas.

Il cantautore quindi si è mosso in prima linea per sostenere l’Associazione Onlus Massimo Borrelli con i suoi fantastici brani. Le sue opere accompagnano gli ascoltatori alla scoperta della cultura partenopea. Un autore in equilibrio tra il racconto mitologico di una strabiliante capitale della cultura e il desiderio di difendere i luoghi dimenticati della città.

Intervista a Tommaso Primo

Ciao Tommaso, lo scorso sabato ti sei esibito alla Notte Bianca della birra, ci racconti come è andata?
“L’evento si è svolto a via Campana (Pozzuoli, NA), presso la Multicenter School. Una sorta di Oktober fest in vecchio stile adattato alla città di Napoli. Tutto ciò è stato promosso dall’associazione onlus Massimo Borrelli al fine di sostenere una nobile causa. Il ricavato, infatti, è stato utilizzato per finanziare la ricerca oncologica contro il tumore al pancreas. Ci tengo a ringraziare tutti quelli che hanno presenziato all’evento.”

Il tuo ultimo album “Favola nera” nasce come inchiesta di strada e racconta verità scomode della nostra città. Credi che un giorno quello che hai scritto nelle tue canzoni possa diventare solo un cattivo e lontano ricordo?
“Napoli è sacro e profano, dall’inizio della sua storia. C’è una componente metafisica nell’anima della città. Un’eterna lotta che va avanti da quando era colonia cumana. “Favola nera” racconta il buio generato dalla luce, ma guai a farsi inghiottire dalle tenebre, morirebbe tutto.”

Quali sensazioni hai provato al tuo primo sold out al Teatro Trianon? Hai sentito il calore del tuo quartiere?
“Credo che ogni luogo di Napoli abbia un’anima, quella di Forcella è gentile e calorosa. Il quartiere è un luogo che amo. Mi ispira canzoni. Viene a chiamarmi anche se vivo dall’altra parte della città, vicino al mare (Marechiaro). Sentire l’affetto di tante realtà del territorio è stato particolarmente emozionante.”

In quale cantante del panorama napoletano ti rispecchi maggiormente?
Mi rispecchio in me stesso, in Tommaso Primo. Ogni giorno cerco di migliorarmi.

La biografia

Tommaso Primo è nato a Napoli il 17 Giugno del 1990. Inizia a scrivere canzoni all’età di tredici anni, prediligendo l’uso della lingua napoletana. Nel 2011 pubblica il suo primo singolo, “Canzone a Carmela”, prodotto da Luciano Liguori, voce e basso de “Il Giardino dei semplici”. Successivamente, all’uscita del disco, seguirà uno Street Tour che lo porterà ad esibirsi nelle piazze delle principali città italiane. È nel 2013, però, che con il brano “Gioia”, duetto con il cantautore e poeta senegalese Ismael, riesce ad inserirsi prepotentemente nel panorama della musica emergente campana.

Il videoclip del brano in questione, raggiunge ottimi risultati sulla piattaforma digitale Youtube e riesce a conquistare la proiezione quotidiana negli schermi delle stazioni ferroviarie partenopee. Nello stesso anno pubblica il suo primo EP, Posillipo Interno 3, prodotto da Oscar Montalbano. A fine novembre 2015 esce il suo primo album “Fate, Sirene e Samurai” prodotto dalle etichette Full Heads e Arealive.

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