Il Comune di Napoli ha attivato, durante la giornata di ieri, una piattaforma volta a ridurre la dispersione scolastica. Attraverso essa sarà possibile tracciare una mappatura delle zone più a rischio ed intervenire di conseguenza.

Ogni anno sono migliaia gli studenti della scuola dell’obbligo che non si presentano alle lezioni lungo tutto il corso della stagione. La piattaforma avrà l’arduo compito di individuare le zone di Napoli con il maggiore tasso di dispersione scolastica per attivare le istituzioni a contrastare il fenomeno. I casi di dispersione saranno segnalati alla Procura per i Minorenni di Napoli che potrà attivare percorsi di monitoraggio e sostegno ai nuclei familiari. A renderlo noto, l’Assessora all’Istruzione Maura Striano.

Piattaforma per la dispersione scolastica: come funziona

Laddove la piattaforma dovesse registrare livelli molto alti di dispersione, il Comune interverrà in collaborazione con strutture e associazioni del territorio. In questo caso l’area geografica è altamente rilevante in quanto, periferia e quartieri popolari su tutti, non offrono sempre grandi prospettive ai giovani.

Queste le parole dell’Assessora Striano postate sulla pagina Facebook del Comune di Napoli: “Da oggi ogni istituto scolastico potrà richiedere le credenziali per gli operatori coinvolti nel procedimento di segnalazione del fenomeno della dispersione scolastica ed accedere alla piattaforma. Questo strumento sarà di grande aiuto per definire le azioni dell’Osservatorio volte ad effettuare una mappatura delle situazioni di rischio. Su queste si interverrà in sinergia con tutti gli attori istituzionali coinvolti.”

Quartieri Spagnoli a rischio: il tasso di dispersione è al 36%

Una delle zone maggiormente a rischio nella città di Napoli è quella dei Quartieri Spagnoli. Il suo tasso di dispersione scolastica è uno dei più alti di tutta Italia. In passato si è cercato a più riprese di sradicare questo problema. I risultati però sono stati poco soddisfacenti. Una delle più interessanti alternative proposte per combattere il fenomeno è la scuola “Dalla parte dei bambini”. Lezione dal panettiere per la chimica, in pasticceria per la geografia e così via.

About The Author

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *