Il Ministro della salute Roberto Speranza è stato pesantemente contestato ieri a Napoli all’esterno del Salone Margherita. Luogo in cui ha tenuto il suo comizio elettorale in vista delle elezioni del prossimo 25 settembre. La manifestazione è scattata a causa di un gruppo di No Vax e No Green Pass che non hanno nascosto il malcontento per la gestione sanitaria degli ultimi anni ad opera del politico Lucano.
I manifestanti hanno esposto cartelli contro “la mercificazione della salute”. Altri cartelli recano le scritte “Speranza assassino” e “No all’agenda Draghi”. Un breve momento di tensione si è registrato quando al presidio si è aggiunto un gruppo di persone con uno striscione con il simbolo “Per l’Italia con Paragone”. Il leader di Italexit di fatti presenta un’ideologia diametralmente opposta a quella di Speranza.
Speranza contestato a Napoli: le critiche
Il ministro Speranza è stato fortemente contestato ieri a Napoli a causa della gestione della pandemia. I cittadini partenopei, che hanno affrontato un periodo molto buio negli ultimi due anni, si sono mostrati a dir poco scontenti delle iniziative del candidato del PD. Ciò che maggiormente gli è stato criticato è l’obbligo, durante questo periodo, di vaccinazione. Una scelta dovuta chiaramente al benessere della nazione ma che per molti è stata intesa come una vera e propria forma dittatoriale. Tanto da far parlare di dittatura sanitaria.
Maurizio De Giovanni nel mirino dei contestatori
Roberto Speranza però non è stato l’unico ad essere contestato durante la giornata di ieri. Al suo fianco ha presenziato anche il noto scrittore napoletano, autore dei Bastardi di Pizzofalcone, Maurizio De Giovanni, pilastro della cultura moderna partenopea. De Giovanni è stato preso di mira quindi per aver sfilato al seguito del Ministro della Salute.
“Vergogna, vergogna” e “venduto, venduto” sono i cori che i manifestanti no vax all’esterno del Salone Margherita di Napoli hanno rivolto allo scrittore Maurizio De Giovanni, che ha moderato l’incontro.