Stando a quanto trapelato nel corso della giornata, Dries Mertens e Kalidou Koulibaly sembrano sempre più lontani da Napoli. Lo scugnizzo belga non sarebbe incline ad accettare il ridimensionamento richiesto dalla dirigenza azzurra. Secondo le voci di mercato la richiesta si aggirerebbe intorno ai 4 milioni netti. Ciò non è tuttavia stato ancora ufficializzato da società e entourage del giocatore, che secondo altre fonti sarebbe propenso ad esercitare la clausola di rinnovo automatico inclusa nel contratto in scadenza, spalmando 5 milioni in due esercizi. Discorso simile per il centrale senegalese, che non sarebbe entusiasta del ridimensionamento contrattuale ed è concreto il rischio di vederlo partire a parametro zero al termine della prossima stagione. Ad oggi emerge una grande distanza tra le parti.
ADL: “Mertens e Koulibaly devono scegliere tra l’onore di giocare nel Napoli o il ‘vil denaro’“
ADL è sembrato chiaro: non si fanno sconti e non si guarda in faccia a nessuno. Come nei confronti di Lorenzo Insigne, ormai ex capitano del Napoli, sembra che non ci sia nessuna volontà da parte della società di svenarsi per trattenere i giocatori simbolo. Si sta concretizzando a poco a poco quel famoso taglio al monte ingaggi paventato nel corso della stagione. Un ingaggio di 4,5 milioni l’anno, come quello da 6 nel caso di Kalidou Koulibaly, non è più sostenibile. Le sirene biancocelesti si fanno ora dopo ora più concrete nel caso del belga, mentre Chelsea e Barcellona, seppur interessate al profilo di Koulibaly, non sembrano disposte a spendere i 40 milioni di euro richiesti da De Laurentiis per assicurarsi le prestazioni del difensore trentenne.
Mertens e Koulibaly, aventi con l’età ma ancora top
Dries Mertens ha compiuto 35 anni lo scorso 6 maggio. L’età del giocatore si fa sentire e incide anche se ti chiami Leo Messi o Cristiano Ronaldo. Zlatan Ibrahimovic, ad esempio, ha sì vinto il campionato con il Milan, ma solo da comprimario e uomo spogliatoio. Mertens è tuttavia ancora un punto fermo della Nazionale belga (con cui vanta 104 presenze), ed è pronto a rappresentare il suo Paese nei prossimi Mondiali: si sente tutto fuorché un giocatore finito, come ha dimostrato nel minutaggio, seppur scarso, concessogli da Spalletti.
Koulibaly, nella stagione della sua consacrazione definitiva, impreziosita da quella Coppa d’Africa sollevata al cielo di Yaoundé da capitano del Senegal, è considerato uno dei più forti centrali al mondo. In un panorama calcistico in cui un contestatissimo Harry Maguire guadagna la bellezza di 9,5 milioni di sterline (circa 11 milioni di euro), anche l’attuale ingaggio sembra irrisorio.
Un Napoli privo dei suoi simboli
Il divorzio appare imminente. Ci si prospetta un Napoli che, già scevro di Lorenzo Insigne, potrebbe essere privato di tutti i suoi calciatori più rappresentativi.
Mertens, per tutti Ciro, è senza ombra di dubbio il giocatore più amato dai supporter partenopei. Sono stati tanti i gesti d’amore del folletto belga; il più significativo è stato senza dubbio l’aver chiamato suo figlio, nato a Napoli, proprio Ciro. Arrivato all’ombra del Vesuvio con la nomea del “dodicesimo giocatore“, ha saputo conquistarsi il ruolo da titolare grazie a Maurizio Sarri che l’ha schierato da falso nueve, affermandosi come il più prolifico marcatore della storia del club. In 9 anni ha segnato infatti 148 goal, seguito immediatamente dall’amico Insigne a quota 122.
Koulibaly, noto come KK, è ritenuto dai napoletani come uno dei più forti difensori della storia del club. Individuato da Benitez è esploso anche lui sotto la guida di Sarri che lo ha reso ciò che è adesso. Ancelotti, Gattuso e Spalletti hanno a più riprese chiesto alla società di trattenere il difensore che Lilian Thouram individua come il suo successore. Di grande personalità e dalla tecnica sublime, i napoletani si sono innamorati di lui quando, nella notte del 22 Aprile 2018, svettò allo Juventus Stadium segnando il “goal dell’illusione“. A più riprese i supporter partenopei l’hanno sostenuto nella sua crociata contro il razzismo. Proprio Koulibaly è il principale candidato a succedere a Insigne come capitano azzurro.
Ci si chiede se il gli azzurri riescano a mantenere continuità di rendimento, anche eventualmente senza i senatori.
Napoli: con o senza Mertens e Koulibaly è rifondazione
Mertens e Koulibaly non sono gli unici a risultare lontani dal Napoli, che intanto procede con la sua campagna di ridimensionamento negli stipendi. Neppure Fabian sembra voler accettare un rinnovo alle cifre offerte ed è il principale indiziato per la cessione in estate; Zielinski, al termine di una stagione in buona parte deludente, non è sicuro della permanenza e si vocifera di uno scambio con il trequartista laziale Luis Alberto; Politano è richiesto da Gattuso, prossimo alla firma col Valencia. Nessuno tra i profili già acquisiti, Khvicha Kvaratskhelia e Mathias Olivera, e quelli caldamente accostati al club, Gerard Deulofeu e Leo Østigård, ndrà a guadagnare più di 2,5 milioni. Ci sono dubbi di ingaggio anche sull’eventuale colpo a parametro 0 Federico Benrardeschi, in uscita dalla Juventus.
Con i tifosi in subbuglio, già delusi dal mancato scudetto e dalla partenza del loro capitano, ci si aspetta una calda estate sul fronte Napoli.