Napoli, trovata una bicicletta del servizio bike-sharing su un albero a via Janfolla, Miano. L’inciviltà di alcuni cittadini sta raggiungendo livelli inimmaginabili in territorio partenopeo. Il cambiamento non può passare solo dalle istituzioni ma soprattutto da coloro che la vivono.
Tante volte ci si lamenta del mancato apporto e supporto del Comune di Napoli, delle autorità, delle istituzioni. Tutto vero ma non è la verità assoluta. Per far funzionare al meglio una città c’è bisogno del supporto di tutti a partire dai comuni cittadini. Com’è possibile che un servizio semplice come quello del bike-sharing a Napoli, con la quale è possibile usufruire di una bicicletta per pochi spiccioli, debba finire in questo modo? Nel resto d’Europa è un servizio che funziona ottimamente. Ciò accade perché chi vive queste città, ha rispetto per la propria terra.
Bike-sharing, ultima forma del degrado napoletano
La città di Napoli sta andando alla deriva, non nascondiamoci dietro la pizza, Maradona ed il Vesuvio. Questo è un territorio che ha molto da offrire ma ha anche molto da tutelare. Inammissibile che si verifichino certi comportamenti da coloro che dovrebbero valorizzare la loro città solamente prendendosene cura. Lasciatemi dire però che la colpa non è solo di questa persona che ha abbandonato lì la bicicletta, su quell’albero. La colpa è anche dell’omertà di tutti gli altri, di tutti noi.
Quando davanti ai nostri occhi succede qualcosa di indecoroso, che non troviamo giusto, che non è giusto per la nostra città e per effetto domino anche per noi stessi, dobbiamo intervenire. Dovrebbe essere un obbligo morale far notare a qualcuno che a 2 metri da noi getta a terra un pezzo di carta quando a poca distanza c’è un cestino. Dovrebbe essere nostra premura intervenire laddove dei ragazzini imbrattino le storiche mura della città. La colpa non è del comune, la colpa non è dei cittadini civili o di quelli incivili, la colpa, è di noi tutti, nessuno escluso.