A partire dal 1 maggio cambieranno le regole sulle misure di restrizione da covid con l’eliminazione dell’obbligo di indossare le mascherine al chiuso, ciò però non varrà per la scuola. Il sottosegretario alla Salute Costa vorrebbe rimuovere le mascherine in aula ma ha trovato freddezza da parte del ministero dell’Istruzione
Lasciare le regole così come sono, ora che sono state decise, è la decisione migliore per il governo. Anche considerando che alla fine dell’anno mancano praticamente due mesi. Perciò difficilmente si cambierà in corsa, e ciò vale anche per tutti gli studenti che dovranno sostenere gli esami. Sia per quelli che affronteranno la maturità, sia per quelli di terza media. Scritti e orali si terranno ancora con le mascherine a scuola. Con la speranza che sia l’ultima volta.
Mascherine: a scuola si continua ma cessano gli obblighi in altri luoghi
Il primo maggio è il giorno in cui sarà sostanzialmente eliminato l’obbligo di indossare la mascherina al chiuso. O almeno così prevede l’ultimo decreto Covid approvato dal governo a fine marzo. Il testo che ha stabilito la roadmap delle riaperture, o meglio, della fine delle restrizioni, decreta l’addio alle mascherine con la fine di aprile. In queste ore il governo ci sta ripensando. Anche a causa dell’elevato numero di contagi da Covid che si continuano a registrare, come dimostrano le dichiarazioni prudenti del ministro Speranza.
Il decreto Covid del 24 marzo – all’articolo 9, comma 5 – recita: “Fino alla conclusione dell’anno scolastico 2021-2022, nelle istituzioni e nelle scuole di cui al presente articolo nonché negli istituti tecnici superiori continuano ad applicarsi le seguenti misure di sicurezza: a) è fatto obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo chirurgico, o di maggiore efficacia protettiva, fatta eccezione per i bambini sino a sei anni di età, per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso dei predetti dispositivi e per lo svolgimento delle attività sportive; b) è raccomandato il rispetto di una distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro salvo che le condizioni strutturali-logistiche degli edifici non lo consentano; c) resta fermo, in ogni caso, il divieto di accedere o permanere nei locali scolastici se positivi all’infezione da SARS-CoV-2 o se si presenta una sintomatologia respiratoria e temperatura corporea superiore a 37,5°”.