La giornata di ieri, lunedì 14 marzo, segna un importante sviluppo in tema di restrizioni anti covid grazie all’eliminazione dell’obbligatorietà del Green Pass e dell’uso delle mascherine in Francia. Il paese transalpino è solo l’ultimo in ordine cronologico ad aver allentato la presa in Europa. Molte le nazioni che stanno lasciando la presa, ma non l’Italia.

Da ieri dunque non ci sarà più bisogno di esibire il Green Pass per accedere a ristoranti, discoteche, cinema e quant’altro in tutta la Francia. Una scelta dovuta in parte al calo dei contagi ma che in parte è dovuta alla ricerca di tornare a vivere normalmente. La Francia dunque allenta la presa proprio come nelle settimane precedenti era già successo in Olanda, in Danimarca, Norvegia, Svezia, Spagna e Svizzera. Bisogna risalire addirittura al mese di gennaio per andare a trovare la stessa iniziativa in Gran Bretagna. Una domanda sorge spontanea, perché l’Italia non allenta, neanche un minimo, queste restrizioni?

La risposta al momento non è dato saperla. La scelta del governo pare sempre essere orientata verso la sicurezza dei propri cittadini, ma allora questo significa che la Francia, la Spagna e gli altri paesi non tengono alla salute delle persone? Assolutamente no. Significa soltanto che l’Italia vuole mantenere il controllo all’interno del proprio paese con una scelta alquanto discutibile.

L’Italia non allenta la presa sul covid: resta l’obbligo di Green Pass e mascherine

Chiaro è che ormai dobbiamo convivere per ancora diverso tempo con il Covid, ed è anche molto chiaro il fatto che la pericolosità di questa malattia è calata drasticamente. Mantenere però, ostinatamente, queste misure di sicurezza, non fa altro che alimentare il controllo che il governo impone alla propria popolazione. L’Italia è rimasto uno dei pochi paesi in Europa a rendere obbligatorio il Green Pass e l’uso delle mascherine per andare a lavorare, per entrare in locali pubblici e addirittura per andare alla posta. Probabilmente il governo Draghi ha bisogno di mostrarsi forte e coerente. Lasciare la presa però non sarebbe affatto una decisione sbagliata. Significherebbe anzi capire che è arrivata l’ora di tornare a vivere le nostre vite anche per alleviare la rabbia e la frustrazione di ciò che sta accadendo nel mondo.

Noi cittadini italiani siamo praticamente ingabbiati da queste misure di sicurezza che si sono trasformate ormai in misure di coercizione statale, non si spiega in nessun altro modo la scelta del premier di Mario Draghi di non seguire il resto dell’Europa.

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