Il leader della Lega Matteo Salvini è stato metaforicamente preso a schiaffi al suo arrivo alla stazione di Przemysl, piccolo centro polacco ad una decina di chilometri dal confine con l’Ucraina. Il Sindaco della cittadina Wojciech Bakun ha ringraziato l’Italia intera per accogliere i profughi di guerra ma ha contestato la scelta di Salvini di presentarsi in loco.
Queste le parole del Sindaco di Przemysl: “L’iniziativa dell’incontro odierno è nata da Salvini. Stamattina ho ricevuto l’informazione che avrebbe visitato Przemysl. Lo ritengo insolente da parte sua, così ho deciso di regalargli una maglietta con l’immagine del suo amico Putin e invitarlo a visitare un centro con i rifugiati in cui ci sono migliaia di vittime di questa guerra. Solo l’ultimo giorno la Polonia ha accolto 150mila rifugiati, di cui solo Przemysl circa 43mila”.
Anche un gruppetto di italiani ha contestato il leader leghista urlando: “Buffone“. Salvini non ha raccolto la provocazione dicendo di essere lì per portare “aiuti e la pace“. “Non ci interessa la polemica della sinistra italiana o polacca, siamo qui per aiutare chi scappa dalla guerra“, ha replicato Matteo Salvini dopo la contestazione alla stazione di Przemysl.
Non gli sono bastate dunque le tante contestazioni che subisce ogni giorno nel nostro paese. Matteo Salvini ha deciso di allargare il suo raggio d’azione anche all’est Europa per farsi prendere a schiaffi a livello internazionale.