
fonte wikipedia
Quattro morti e un ferito grave nel crollo della cabina della funivia del Faito. L’intera struttura è sotto sequestro mentre proseguono le indagini. Resta in prognosi riservata il turista trentenne di origine israeliana, unico sopravvissuto all’incidente avvenuto ieri pomeriggio sulla funivia del Monte Faito, nel territorio di Castellammare di Stabia (Napoli). L’uomo è ricoverato nel reparto di Rianimazione dell’Ospedale del Mare, dove le sue condizioni sono giudicate stabili ma critiche.
Secondo quanto riportato dal bollettino medico diffuso alle 7:45 di questa mattina, il paziente ha riportato numerose fratture agli arti inferiori. Al momento è sedato e ventilato meccanicamente per garantire la protezione delle vie respiratorie. Sono in corso ulteriori accertamenti per escludere complicazioni post-traumatiche.
Avviata l’inchiesta: sequestrata l’intera funivia del Faito
La Procura di Torre Annunziata ha aperto un’indagine per disastro colposo e omicidio colposo plurimo, al momento a carico di ignoti. Come primo atto, è stato disposto il sequestro completo dell’impianto: dalle stazioni di partenza e arrivo, ai piloni, fino alla cabina precipitata e quella rimasta a valle. Sotto sequestro anche il cavo spezzato e l’intera documentazione tecnica custodita in un locale dell’impianto.
Le operazioni investigative sono coordinate dal sostituto procuratore Giuliano Schioppi, sotto la supervisione del procuratore capo Nunzio Fragliasso e del suo aggiunto Giovanni Cilenti. Sul posto, insieme agli inquirenti, sono intervenuti gli agenti del Commissariato di Castellammare e squadre specializzate per i rilievi tecnici.
Cabina ritrovata tra i piloni: proseguono gli accertamenti
Il secondo sopralluogo sul luogo del disastro è iniziato nelle prime ore del mattino. La cabina è stata individuata in un’area impervia del tragitto, tra il secondo e il terzo pilone, a centinaia di metri dalla vetta del Monte Faito. I vigili del fuoco hanno provveduto alla rimozione del cavo che era finito sulla linea elettrica della Circumvesuviana e si stanno occupando della messa in sicurezza della cabina per evitare ulteriori scivolamenti sul pendio.
Nella tragedia hanno perso la vita quattro persone: una turista australiana, una coppia di cittadini britannici e Carmine Parlato, 59 anni, storico macchinista della funivia e dipendente EAV. Parlato si trovava nella cabina assieme ai turisti quando il cavo di trazione si è spezzato, provocando il tragico schianto.
I corpi delle vittime, così come il ferito, sono stati recuperati dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino Speleologico (CNSAS) con il supporto del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza (SAGF) di Avellino. Le autorità giudiziarie hanno disposto l’autopsia sui corpi per chiarire ulteriormente la dinamica dell’impatto.
Il meteo avverso ha reso difficile l’intervento dei soccorritori alla funivia
L’incidente è avvenuto poco prima delle 15:30, ma le operazioni di ricerca e soccorso sono state fortemente rallentate dal maltempo. I soccorritori hanno lavorato fino a tarda sera per recuperare le persone coinvolte e mettere in sicurezza l’area.
Legambiente, a proposito della funivia del Faito: “serve fare chiarezza”
Mariateresa Imparato, presidente di Legambiente Campania, ha espresso cordoglio e vicinanza ai familiari delle vittime, sottolineando l’urgenza di far luce sull’accaduto:
“Oggi è il tempo del dolore, ma non possiamo non chiederci come sia stato possibile. È stata solo una tragica fatalità o ci sono responsabilità più gravi? Abbiamo piena fiducia nel lavoro della magistratura e auspichiamo massima trasparenza nelle indagini”.