Luigi de Magistris, ex magistrato e sindaco di Napoli è intervenuto per la presentazione del suo libro “Poteri Occulti” presso il cinema Gelsomino di Afragola. Proprio in questa occasione ha affermato che in Italia persistono i “poteri occulti”.

Il libro ripercorre gli anni del terrorismo, dalla strage di piazza Fontana a Milano, sede della Banca nazionale dell’Agricoltura, la strage di Bologna, fino alla morte dell’ex presidente del Consiglio Aldo Moro. Infine, la strage dei magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, la cui morte segna il passaggio dalla vecchia alla nuova Repubblica. Si tratta quindi delle stagioni del terrore di fine anni sessanta, per poi concludersi nel 1993 dopo la strage di Firenze. In questa occasione si è tenuto un discorso sul decadimento morale e politico dei giorni nostri, che ha aperto un dibattito su come l’indipendenza della politica sia un fattore determinante.

L’ex primo cittadino De Magistris, non ha dimenticato come il potere politico gli è andato contro quando scoppiò la vicenda Why Not a Catanzaro. Secondo l’ex magistrato – “questi poteri, come la massoneria deviata che insieme ai servizi segreti hanno consentito le stragi di Milano, Bologna, il rapimento di Moro, la strage del treno Italicus, purtroppo ci hanno lasciato un brutto ricordo. Io ho pagato il prezzo di non essermi piegato a nessuno, di essere un uomo libero e dalle mani pulite. Ci hanno provato in tutti i modi a fermarmi, ma non ci sono riusciti perché sono un uomo onesto”.

“Bisogna avere le mani libere e senza i condizionamenti politici” – racconta l’ex sindaco – “io sono stato il sindaco del popolo di Napoli. Sono sempre stato tra la gente, la mia porta dell’ufficio è stata sempre aperta. Invece, con Manfredi pare che la sua porta dell’ufficio sia chiusa. È questo mi dispiace perché il popolo napoletano, quando protesta significa che ha qualcosa da dire e va ascoltato”. Sulla separazione delle carriere in magistratura De Magistris ha affermato: “Non serve a nulla. Serve solo annettere il pubblico ministero al volere della politica. E questo non va bene”.

Luigi De Magistris qualche mese fa aveva affermato: “vedremo che succede ad aprile, ma sicuramente non sarò spettatore a queste regionali, anche perchè con l’idea che stiamo maturando a Napoli di una potenziale candidatura a sindaco, è importante creare un rapporto significativo con chi ritiene di candidarsi a presidente della Regione”. L’ex sindaco ha confermato un suo futuro interessamento ad una eventuale candidatura a palazzo San Giacomo, nonchè l’idea di una candidatura come presidente della Regione Campania. Ha infatti dichiarato: “Me lo stanno dicendo in tanti. Ci sto pensando”.

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