foto: La Gazzetta dello Sport

Domani, 25 gennaio 2025, il Napoli di Antonio Conte ospiterà la Juventus di Thiago Motta allo stadio Diego Armando Maradona. Un incontro cruciale per la corsa allo scudetto, con gli azzurri determinati a consolidare il loro primato in Serie A e a dare una grande dimostrazione di forza. Il Napoli arriva al big match con il morale alto, reduce da una straordinaria vittoria per 2-3 a Bergamo contro l’Atalanta. Antonio Conte ha saputo plasmare una squadra solida e competitiva, che finora non pare subire contraccolpi dalla cessione di Khvicha Kvaratskhelia al PSG per 75 milioni.

Dal canto suo, la Juventus viene da una serie di pareggi (13 in campionato), come il 2-2 con la Fiorentina, 1-1 con Torino e Atalanta, 0-0 in Champions League con il Brugge, intermezzati dal convincente 2-0 rifilato al Milan, nella scorsa di Serie A. All’andata, allo Stadium, tra Juve e Napoli era finita 0-0, in un match però combattuto che aveva visto l’esordio col botto di Scott McTomminay, a cui era mancato solo il goal nella circostanza. Da allora lo scozzese ex United ne ha messi a segno 6 in stagione, divenendo il vero trascinatore del Napoli di Antonio Conte.

Napoli Juventus è un match speciale sia per i tifosi che per l’allenatore

Il fatto che la gara con la Juventus sia probabilmente la più sentita dai tifosi azzurri è cosa nota. La gara sarà particolarmente speciale anche per l’allenatore Antonio Conte, che per la prima volta nella sua nuova casa, lo stadio Maradona, si appresta ad affrontare il suo passato. La storia di Conte parla chiaro: 13 stagioni come centrocampista bianconero, 419 presenze totali e 44 reti; 5 scudetti vinti, una coppa UEFA ed una Champions League, in finale con l’Ajax a Roma nel 1996.

Foto: La Stampa

Da allenatore, Conte ha guidato la Juve dal 2011 al 2014, ed in 3 stagioni ha vinto altrettanti Scudetti, avviando il ciclo di 9 campionati consecutivi vinti dalla Vecchia Signora.

Mancherà Kvaratskhelia: sempre in goal al Maradona contro la Juve

Per la prima volta in 3 stagioni, il Napoli affronterà la Juventus al Maradona senza la stella georgiana, volata al Paris Saint Germain. Kvaratskhelia era stato grande protagonista: in goal sia nell’ormai leggendario 5-1 del Napoli di Spalletti nel corso della cavalcata per lo Scudetto, sia nel 2-1 dello scorsa stagione, quando alla guida c’era Ciccio Calzona.

foto: Corriere della Sera

Toccherà invece al brasiliano David Neres, fungere da grimaldello per scardinare la retroguardia bianconera composta da Gatti e Kalulu. Buongiorno dovrebbe partire dalla panchina, non essendo ancora al top della forma dopo l’infortunio patito alla spina dorsale. Juan Jesus sta comunque dando garanzie al tecnico leccese.

Il Punto sul Mercato invernale del Napoli

Al momento il calciomercato invernale è piuttosto nullo: Billing sostituisce Folorunsho, Hasa prende lo slot di Zerbin e Scuffet quello di Caprile. Sembrava tutto fatto per l’ingaggio di Danilo che, svincolatosi dalla Juventus ha preferito accasarsi al Flamengo, squadra di Rio de Janeiro, per motivi familiari. Adesso il Napoli è forte su Pongracic, che nella Fiorentina ha finito per essere la riserva di Comuzzo.

foto: CalcioNapoli24

Il Napoli dunque è invariato. Anzi no, indebolito, visto che Kvara al momento è sostituito da ancora nessuno: l’arrivo di Garnacho dal Manchester United sembra complicato a causa delle elevate richieste economiche dei Red Devils (chiesti oltre 60 milioni). Il fantasista argentino era considerato l’erede ideale di Kvaratskhelia, ed un grande prospetto su cui puntare, senza contare che un albiceleste al Napoli fa sempre un certo effetto. In caso Garnacho non andasse in porto, Conte potrebbe “accontentarsi” di Adeyemi del Dortmund, nazionale tedesco che per caratteristiche sarebbe più un’alternativa a Politano. Nel caso l’affare si concretizzasse (ballano circa 45 milioni) verrebbe confermato lo stesso David Neres, come erede di Kvaratskhelia, soluzione che fino ad oggi ha portato ottimi risultati.

Foto: CalcioNapoli24

I dubbi da diramare sull’ottimo attaccante del Dortmund sono di natura fisica e ambientale. Sembra che il calciatore tedesco con origini nigeriane e rumene non sia convinto della destinazione Napoli, mentre gli azzurri hanno riserve sulla tenuta fisica dell’atleta che sembra avere una propensione agli infortuni.

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