La possibile cessione di Khvicha Kvaratskhelia al Paris Saint-Germain nel mercato di gennaio potrebbe rappresentare un punto di svolta per il Napoli, che si trova a dover gestire una situazione tanto delicata quanto strategica. Il talento georgiano, uno dei principali protagonisti dell’ormai leggendario Scudetto vinto dagli azzurri, sembra aver manifestato la volontà di lasciare il club, rifiutando i rinnovi contrattuali proposti dalla società. Questo, unito al rischio di una svalutazione in caso di cessione a giugno, rende la partenza a gennaio l’unica soluzione che potrebbe trasformarsi in un vero e proprio affare per il Napoli.
Va anche considerato che con l’exploit di David Neres e l’intoccabilità di Matteo Politano, Kvara non è più considerato un titolarissimo, nelle schiere di Conte. Se prima il mantra era il Georgiano + altri 10, oggi ci rendiamo conto che non solo Kvara non è più decisivo come lo era un tempo, ma che addirittura chi lo sostituisce fa meglio di lui.
La sostituzione di Kvaratskhelia: missione impossibile?
Sostituire un giocatore con le qualità tecniche e la visione di gioco di Kvaratskhelia appare una sfida complessa. Tuttavia, Antonio Conte, allenatore determinato a non rinunciare alla lotta per lo scudetto, potrebbe beneficiare di profili diversi, più adatti alla sua idea tattica.
I candidati per il post-Kvaratskhelia
Federico Chiesa. Ex golden boy di Fiorentina e Juventus, attualmente al Liverpool, si tratta di uno dei pupilli di Antonio Conte. Il suo dinamismo e l’esperienza nel calcio italiano lo rendono una scelta allettante. Il faro della Nazionale, attualmente è considerato poco più che un ricambio neanche troppo di lusso, ai Reds, che volano primi in classifica. Chiesa sarebbe dunque felice di tornare in Italia, specie se centrale in un club per di più allenato da Antonio Conte ed in lotta per lo Scudetto come il Napoli. Tuttavia, il suo ingaggio elevato (6 milioni di euro) e una certa predisposizione agli infortuni sono i principali ostacoli.
Dejan Kulusevski. Lo svedese è già stato allenato da Conte durante il suo periodo al Tottenham, quindi conosce bene i suoi schemi. La sua versatilità tattica potrebbe rivelarsi utile, sebbene non abbia il carisma e l’impatto offensivo di Kvaratskhelia. Kulusevski, dal canto suo, conosce bene il campionato italiano, avendo indossato le maglie di Atalanta, Parma e Juventus, dove però, guidato da Pirlo prima ed Allegri poi, deluse le aspettative.
Edon Zhegrova. Il giovane talento kosovaro del Lille è una scommessa interessante, con margini di crescita significativi. È rapido e abile nel dribbling, ma manca di esperienza ad alti livelli. Al Napoli troverebbe anche il suo compagno di Nazionale Amir Rrahmani, che potrebbe fargli da chioccia per facilitarne l’inserimento.
Napoli: tra ambizione e pragmatismo
La cessione di Kvaratskhelia potrebbe sembrare una scelta folle, ma vendere il giocatore ora, quando il suo valore è al massimo, permetterebbe al Napoli di evitare un “caso Osimhen bis” e reinvestire con intelligenza. Antonio Conte, con il suo pragmatismo, saprà adattare il gioco della squadra per sfruttare al meglio eventuali nuovi acquisti, mantenendo viva la speranza di conquistare lo scudetto.
Il Napoli, pur perdendo un talento unico, ha la possibilità di rimanere competitivo se riuscirà a fare le scelte giuste sul mercato.