Stamattina presso la Biblioteca Annalisa Durante, cuore culturale di Forcella dedicata a una vittima innocente della camorra, ha avuto luogo la conferenza stampa di presentazione della campagna di crowdfunding “+ LIBRI, NIENTE ARMI”. Quest’ultima finalizzata a costituire un fondo patrimoniale dedicato alle attività della Biblioteca sociale di Forcella per rafforzare l’impegno nel contrasto alla povertà educativa e prevenire le devianze e la violenza minorile.
L’iniziativa di oggi segue l’appello lanciato il 21 ottobre scorso alla presenza del prefetto Michele Di Bari. Ha raggiunto le 600 firme di adesione. Tra queste quelle di don Luigi Ciotti, Paolo Siani, Maurizio De Giovanni, Alessandra Clemente, Nino Daniele, Pio Manzo, Peppe De Stefano, Antonio Roberto Lucidi, Mario Gallo e tanti altri tra cittadini e rappresentanti di realtà associative.
Le parole di Giannino il padre della piccola Annalisa Durante in occasione del crowdfunding
“Dopo 20 anni dall’uccisione di mia figlia tanti giovani continuano a perdere la vita a Napoli ogni giorno. Dobbiamo fermare questa violenza e fare ancora di più! I ragazzi hanno bisogno di essere seguiti e di cultura e lavoro per scegliere la legalità. Abbiamo chiesto alla Regione e al Comune di finanziare la Biblioteca per proseguire il nostro impegno. Nessuno ad oggi l’ha presa in carico. Chiediamo allora alla società civile di sostenerla”. Queste sono le parole di Giannino Durante, papà di Annalisa, che confida nella solidarietà dei napoletani e dei tanti legati alla memoria di Annalisa da tutta Italia.
Parla il presidente dell’associazione Giuseppe Perna
“La biblioteca non può essere una struttura a tempo determinato – afferma il presidente dell’associazione Giuseppe Perna – le istituzioni devono passare dalla logica dei bandi alla co-programmazione con gli Enti del Terzo Settore per generare interventi stabili a sostegno delle aree marginali e maggiormente a rischio della città. Per questo motivo, in assenza di finanziamenti dedicati, abbiamo lanciato questa campagna per raccogliere risorse da integrare ai progetti in essere.
Se non basterà passeremo alla sottoscrizione di quote annuali. Dobbiamo riuscire ad istituire la Rete Forcella 0-6 per stare vicino alle famiglie nella prima infanzia. Farci carico dell’educazione dei bambini e degli adolescenti fino alla maggiore età ed oltre. Questo attraverso attività di lettura, scrittura creativa, teatro, arte, cinema, sport, musica, cittadinanza attiva, supporto psicologico, orientamento al lavoro e tutte le azioni possibili e necessarie per togliere i ragazzi dalla strada ed intervenire in maniera capillare ed efficace nei contesti familiari di provenienza”.