Anna Elia è la madre di Renato Benedetto Caiafa, il 19enne accusato dell’omicidio dell’amico e cugino Arcangelo Correra. L’altro suo figlio, Luigi Caiafa, è stato ucciso durante una rapina con una pistola a giocattolo nel 2020. Suo marito Ciro è morto in via Sedil Capuano sotto gli occhi di moglie e figli.
Renato Caiafa è indagato per omicidio colposo. Ha detto ai pm di aver trovato la pistola per caso dalle parti di via dei Tribunali: “Non avevo mai visto e tantomeno toccato una pistola in vita mia . Non ho capito né che fosse vera né che fosse carica”. Dopo che è partito il colpo ha portato il cugino all’ospedale ed è tornato a casa tenendo ancora la pistola nel bauletto dello scooter. In seguito si sarebbe confidato con una zia.
Le parole della madre di Renato Caiafa
La madre, nello studio del penalista napoletano Giuseppe De Gregorio, dice che il figlio è un bravo ragazzo, poi continua: “Nessuno meglio di me sa cosa sta provando Antonella, la madre di Arcangelo Correra. Vorrei abbracciarla e piangere insieme a lei. L’incubo di sabato mattina, l’ho già provato sulla mia pelle”.
Anna Elia sa quello che le ha detto suo figlio: “Mi ha raccontato che si stavano passando tra le mani la pistola quando è partito un colpo che ha raggiunto alla fronte Arcangelo. Arcangelo ha parlato per qualche secondo. Ha detto agli amici di non preoccuparsi che non era successo niente, fino a quando poi ha perso conoscenza. Lo hanno portato in sella allo scooter in ospedale. Escludo che quella pistola fosse di esclusiva appartenenza di mio figlio. Chi possiede un’arma ha soldi, perché le pistole costano, e mio figlio non ne aveva di soldi”.
La madre di Caiafa fa poi un appello alle istituzioni, chiede di intervenire tra i vicoli di Napoli, di garantire un futuro ai figli: “Per me lo Stato è processi, forze dell’ordine, provvedimenti restrittivi. E ho sempre perso con lo Stato, anche quando scoppiò il caso della rimozione del Murale dedicato a mio figlio: lo hanno tolto, lo Stato ha vinto, ma io vedo ancora tanti ragazzi armati in giro”.