Gli ultimi fatti di cronaca, come l’omicidio di Santo Romano e quello recente di Giogiò Cutolo, hanno sollevato un allarme drammatico: c’è sempre più criminalità giovanile a Napoli. Questi trovano troppo facilmente accesso alle armi. L’escalation di violenza che colpisce le nuove generazioni è un fenomeno che richiede una risposta urgente e strutturata da parte delle istituzioni, per prevenire che tragedie simili possano ripetersi. L’aumento della violenza giovanile a Napoli sta raggiungendo livelli allarmanti, e spesso per motivi banali come il calpestamento di scarpe firmate o un motorino parcheggiato in modo non gradito. Limitarsi ad infliggere una pena non è sufficiente, è necessario estirpare la radice del male dalle sue fondamenta, altrimenti fatti di cronaca simili non potranno che aumentare. Si tratta del riflesso di una società che fatica a offrire ai giovani una vera alternativa a modelli di riferimento.
Criminalità giovanile: necessità di un mutamento culturale
Le istituzioni devono intervenire non solo per impedire il facile accesso alle armi, ma anche per cambiare la percezione della violenza come status symbol tra i giovani. Indossare vestiti firmati o impugnare un’arma non dovrebbe mai rappresentare un mezzo per affermare la propria identità o ottenere rispetto. Al contrario, è fondamentale che i giovani trovino altre fonti di sicurezza e riconoscimento, investendo in attività formative, culturali e sportive che possano restituire la loro dignità e potere personale lontano dalla logica della criminalità.
Un ulteriore problema da affrontare è la percezione della condanna penale, che in certi ambienti non viene più vista come una vergogna, ma addirittura come un motivo di vanto. Questo fenomeno riflette un allarme culturale radicato che le istituzioni devono affrontare con politiche educative mirate e percorsi di reinserimento sociale efficaci. Una condanna penale dovrebbe essere percepita come qualcosa di negativo e di grave, anche da parte degli amici e dei familiari di chi la subisce. Cambiare questa visione è fondamentale per interrompere il ciclo di violenza e criminalità che si tramanda da generazioni.
Le dichiarazioni di Saviano e l’impegno di Geolier
Le dichiarazioni di Roberto Saviano, che ha criticato duramente il progetto Caivano, sono emblematiche del fallimento delle misure finora adottate. Nato per offrire alternative ai giovani dei quartieri più a rischio, il progetto avrebbe dovuto creare spazi di inclusione e di sviluppo. Tuttavia, Saviano lo ha definito un’iniziativa inefficace, sottolineando che interventi episodici e fondi limitati non bastano per sottrarre i ragazzi alla morsa della criminalità organizzata, che, al contrario, continua ad attrarli come una soluzione ai problemi economici e sociali.
Anche Geolier, giovane rapper napoletano di successo, si è espresso con forza su questa realtà. Le sue canzoni raccontano la vita difficile della periferia, la povertà e l’assenza di alternative che portano troppi ragazzi a considerare le armi e la criminalità come strade percorribili. Le parole di Geolier, come quelle di Saviano, riflettono un quadro sociale in cui il disagio e la mancanza di opportunità alimentano un ciclo di violenza.
“Studiate, è meglio un libro di una pistola!” ha recentemente tuonato il rapper a Pompei.
Necessario prevenire la criminalità giovanile
Per fermare questa deriva, è necessario che le istituzioni intervengano in modo deciso e continuativo. Le scuole, le associazioni sportive, i laboratori artistici e i centri di orientamento lavorativo devono diventare pilastri solidi per costruire un’alternativa concreta al crimine. Investire in questi settori significa costruire una rete di sostegno che consente ai giovani di avere una prospettiva diversa, dove una pistola non rappresenta la soluzione.
Gli omicidi di Santo Romano e Giogio Cutolo sono tragiche testimonianze del fallimento di un sistema che non è riuscito a proteggere i suoi giovani. Napoli non può permettersi di perdere le nuove generazioni, ed è fondamentale che lo Stato e le istituzioni locali mettano in campo risorse significative, progettando interventi a lungo termine. Solo un impegno sincero e duraturo può ridare speranza ai ragazzi napoletani, offrendo loro un futuro lontano dalla violenza e dalla criminalità.