Dopo l’arresto dello scorso 14 maggio altra tegola per Massimiliano Di Caprio, titolare della nota Pizzeria Dal Presidente. La guardia di finanza ha infatti sequestrato beni mobili e immobili (tra cui case e Rolex) per un valore complessivo di oltre 3,5 milioni di euro. L’indagine ha portato a galla l’incompatibilità dei redditi dichiarati con i beni in suo possesso. Tra i beni c’era addirittura un lingotto d’oro. Oltre 373 mila euro invece erano stati rinvenuti in sede di perquisizione.
Piove sul bagnato per il direttore della pizzeria dal Presidente che lo scorso maggio era stato arrestato per trasferimento fraudolento di valori e autoriciclaggio, con l’aggravante del metodo mafioso e di avere agito per favorire il clan camorristico dei Contini.
Pizzeria dal Presidente: gli altri indagati
Nella vicenda legata a Massimiliano Di Caprio sono coinvolti anche un’agenzia di viaggi ed un’impresa di pianificazione. A questo si aggiungono ben sette immobili intestati a “teste di legno” o prestanomi. Servivano per favorire il clan Contini e sostenere il sostentamento dei detenuti delle rispettive famiglie.
I successivi accertamenti economico patrimoniali su Massimiliano Di Caprio e sui suoi familiari, relativi al periodo tra il 2000 e il 2023, hanno svelato una sproporzione tra i redditi dichiarati e i beni posseduti. Su queste basi è stato disposto il nuovo sequestro preventivo, emesso dal gip di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. Eseguito dai militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli. In collaborazione col Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata.
La visita di Clinton
La Pizzeria Dal Presidente ha una storia molto particolare. Il suo nome deriva infatti dalla presenza del primo cittadino americano del 1994, Bill Clinton. Egli si trovava in terra partenopea per il G7. Con lui c’erano anche Silvio Berlusconi e Mitterand, l’allora presidente francese. Durante una gita di piacere nel centro storico di Napoli, il pizzaiolo Ernesto Cacialli, fondatore della pizzeria, gli porse una pizza a portafoglio e la scena fu immortalata e resa celebre.