Foto: Corriere dello Sport

La Turchia del tecnico napoletano Vincenzo Montella ha battuto 2-1 l’Austria di Rangnick agli Ottavi di Finale e si qualifica ai Quarti di Euro 2024. La gara è stata una vera e propria battaglia senza esclusione di colpi tra due Nazionali dotate di grande qualità: pensiamo a Sabitzer e Arnautovic per gli austriaci, e alla giovane stella di Arda Güler. Decisiva la doppietta di una vecchia conoscenza del Campionato Italiano, Merih Demiral (ex Sassuolo, Juventus e Atalanta, oggi in forza al Al-Ahli), nominato MVP dell’incontro. Entrambe le reti dell’ex atalantino sono arrivate da calcio d’angolo.

Ciò ci permetterà di vedere ancora un po’ della nostra terra nella competizione UEFA che ha già visto la vergognosa disfatta dell’Italia di Luciano Spalletti e la caduta dei sogni di gloria della Slovacchia di Calzona, trafitta al 95esimo dalla rovesciata di Bellingham.

Mai prima d’ora la Turchia è stata così forte

Quella guidata dall’ex Aeroplanino Montella, oggi a pieno titolo “Turkish Airlines“, è probabilmente la miglior Nazionale dei Sultani di sempre. L’ex fuoriclasse di Roma e Sampdoria, nonché della Nazionale italiana, originario di Pomigliano d’Arco ha saputo trasmettere una serenità incredibile ad un gruppo fantastico. Montella si è guadagnato la stima del popolo turco dopo le ottime stagioni all’Adana; ora, alla guida della Luna Stellata, sta dimostrando a tutti che, forse, in Italia lo abbiamo giudicato “bollito” troppo presto.

Montella con Çalhanoğlu

In passato i turchi hanno potuto vantare della presenza tra le loro fila di Hakan Şükür (che gli appassionati ricorderanno all’Inter e al Parma), Arda Turan, Burak Yılmaz e Selçuk İnan, ma mai c’era stata una tale concentrazione di talenti come la squadra attuale.

Una Turchia che può permettersi il lusso di schierare gente come Çalhanoğlu, lo juventino Yıldız, il giovane Kökçü, il terzino del Fenerbahçe Kadıoğlu (più volte cercato anche dal Napoli), lo stesso Demiral, l’esperto Tosun e il fresco campione col Galatasaray (squadra di Mertens e Icardi) Aktürkoğlu, non può non essere considerata una grande outsider per la vittoria finale. In rosa ci sono anche il romanista Çelik e l’ex Sassuolo, oggi al Fenerbahçe, Müldür. Ebbene tutti questi buoni/ottimi giocatori non possono far altro che spalleggiare l’inevitabile ascesa della stella del 19enne del Real Madrid Arda Güler.

Arda abbracciato da Çalhanoğlu e Yıldız

Storicamente, i migliori piazzamenti della Turchia sono il terzo posto ai Mondiali del 2002 (gli stessi che gli italiani ricordano mestamente a causa di Byron Moreno), e la semifinale a Euro 2008, ove la decisiva rete del 3-2 al 90esimo del tedesco Lahm, spense le speranze di Fatih Terim e soci.

Il cammino della Turchia di Montella fino agli Ottavi

Nell’attuale competizione, la compagine capitanata dall’interista Hakan Çalhanoğlu ha superato un girone complicato quanto equilibrato, quello con Portogallo, Georgia e Repubblica Ceca. All’esordio, in una gara scoppiettante, i Sultani si sono imposti sui rossocrociati di Kvaratskhelia, con la fucilata di Müldür, il delizioso sinistro a giro di Güler che ha ovviato al pareggio di Mikautadze, e al 3-1 in contropiede firmato da Aktürkoğlu al termine di un assedio Georgiano.

La seconda gara è stata una disfatta per 0-3 con il Portogallo di Cristiano Ronaldo, compromessa definitivamente dal tragicomico pasticcio combinato dal difensore Akaydin e il secondo portiere Bayındır, che ha generato l‘autogol più clamoroso dei 9 visti nella competizione. Va detto che il Turnover di Montella è parso un “tirare i remi in barca” per dare il tutto per tutto nella partita successiva.

Akaydin si dispera dopo l’autogol

Nella sfida decisiva per il passaggio del turno, i turchi infatti hanno superato 2-1 la tostissima Repubblica Ceca di Soucek, il fiorentino Barak (espulso nel primo tempo) e l’ex Roma Schick, con le reti di Çalhanoğlu e Tosun.

Si arriva alla super sfida con l’Austria di ieri sera, in cui i turchi di Montella hanno imposto la loro grande qualità per 66 minuti, prima dello spauracchio causato dal goal di Gregoritsch, ancora da corner, che ha tenuto la gara in vita fino al 90esimo. A questo punto sale in cattedra l’esperto portiere del Besiktas Mert Günok, che con un riflesso felino dice di no all’incornata da 0 metri di Baumgartner, nell’esaltazione del commentatore italiano Maurizio Compagnoni: “MOSTRUOSO GUNOK!“.

La straordinaria parata di Günok

Ai quarti sarà Olanda contro Turchia

I quarti vedranno la Turchia di Montella affrontare l’Olanda dei vari Van Dijk, Depay, De Light, Gakpo e Dumfries, che nel match delle 18:00 hanno asfaltato 3-0 la Romania di Dragusin. Senza troppi giri di parole, i Tulipani sono favoriti, ma sarà difficile anche per una squadra così blasonata, contrastare l’entusiasmo dei turchi.

La vincente della sfida di Sabato sera affronterà poi in semifinale una tra l’Inghilterra di Bellingham e la mattatrice dell’Italia, la Svizzera, in un cammino verso la finale di Berlino che si fa sempre più interessante. Noi italiani, reduci da quella che è stata probabilmente la sconfitta più umiliante di sempre, nel capolavoro al contrario firmato Luciano Spalletti, non possiamo far altro che dire “vinca il migliore“; soprattutto non possiamo non esprimere una simpatia per la Turchia del napoletano Vincenzo Montella.

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