I Quartieri Spagnoli e Napoli tutta si stringono attorno alla famiglia dello storico Re degli ombrelli Mario Talarico per la sua dipartita. Aveva 93 anni. Un vero e proprio artista dei migliori design di ombrelli era conosciuto in tutto il mondo e illustrissime personalità ne hanno acquistato almeno uno come per esempio Salvatore Esposito (Genny Savastano) o Piero Pelù e addirittura Re Carlo.
I suoi ombrelli sono una vera e propria opera d’arte. Ci sono quelli più creativi con fantasie originali o quelli che si ispiravano a personaggi famosi del cinema come il manico con la faccia del Joker di Batman.
L’annuncio della morte di Mario Talarico
A dare la drammatica notizia della morte dell’artigiano napoletano è stata proprio la pagina social ufficiale dell’azienda. A portare avanti oggi l’azienda è infatti il nipote dall’omonimo nome, Mario, che ha scritto: “Purtroppo zio Mario questa mattina è volato in cielo. Ciao zio Mario, ti prometto che non ti deluderò e che sarai fiero di me come io lo sono di te. Mi hai insegnato tanto e io te ne sarò sempre grato e riconoscente. Sei stato un secondo padre per me”.
La storia
La lunga storia della ditta Talarico racconta di una passione generazionale e porta con sé il fascino di un lavoro artigianale unico e dall’impronta napoletana. Nata nel 1860 a Napoli con Giovanni Buongiovanni, la ditta era denominata “Al Giapponese” ed aveva un punto vendita in Via Chiaia 76/77, uno in Via Roma 198 e un laboratorio in via Sergente Maggiore dove venivano realizzati ombrelli, parasole, bastoni da passeggio e ventagli. La tradizione è proseguita con Emilia Buongiovanni, figlia di Giovanni che sposa il noto violinista Achille Talarico, figlio dell’ancor più noto pittore di corte reale Achille Talarico SR, trasferitosi da Catanzaro a Napoli per studiare con Mancinelli presso la prestigiosa scuola di pittura posillipina.
La quarta generazione prosegue con Mario Talarico che continua la tradizione di costruire ombrelli montati su legni interi, sete di San Leucio, manici pregiati come il vero corno, il bambù, il limone di Sorrento, il ciliegio, ecc.