Foto da: areanapoli.it

L’asfalto delle strade partenopee, per la tappa del Giro d’Italia, ha lasciato molto a desiderare. Si sono verificati diversi danni e anche infortuni gravi. Alexander Krieger, ciclista tedesco della Tudor Pro Cycling Team, di 32 anni, è rimasto ferito in una caduta durante la tappa del Giro d’Italia, all’altezza di via Petrarca, a poca distanza dall’arrivo sul lungomare di Napoli. Trasportato in un primo momento all’ospedale Fatebenefratelli e successivamente al Trauma center dell’ospedale Cardarelli. Gli è stato diagnosticato un politrauma con fratture al bacino, costali e all’arto superiore. Al momento le sue condizioni sono stabili. Il corridore si è ritirato dalla corsa con grande amarezza.

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Il ciclista, dopo la tappa con arrivo sul lungomare di Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni: “Si parla tanto di sicurezza, felice di essere arrivato indenne, ho rischiato di cadere più volte per colpa dell’asfalto sconnesso ed ho rotto una catena a 60km dall’arrivo. C’erano anche molte buche sulla strada. Si parla molto di sicurezza in questi giorni, ma in realtà non era sicuro. A volte siamo come i pagliacci da circo: si sentivano continuamente le catene saltare e non è carino. Anzi, è piuttosto spaventoso quando i ciclisti si avvicinano costantemente per sorpassarti”.

La Regione Campania è finita sotto accusa dopo la tappa di ieri pomeriggio. Premiato lo scenario ma non il percorso, definito scadente da tanti addetti ai lavori. Il Giro D’Italia rappresenta un evento importante per ovvie ragioni. Non è più accettabile che per l’ennesima volta la città di Napoli faccia queste figuracce.

Inoltre, fa discutere la polemica che si è creata con la Gazzetta dello Sport. Per ragioni legate al bacino d’utenza, più forte nel centronord, la famosa testata sportiva spinge per un Giro sempre più “nordista”. Le tappe non sono divise in maniere equa per tutto lo stivale. Si penalizza così Il Sud che è abbandonato a se stesso con infrastrutture non adeguate.

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