Il killer dell’omicidio di Giogiò è stato condannato a 20 anni di reclusione, la sentenza di ieri ha dato il massimo della pena per il 17enne e la famiglia non l’ha presa bene, il padre avrebbe infatti minacciato, all’uscita dal tribunale, gli amici di Giovanbattista Cutolo presenti.
All’uscita dal tribunale infatti il padre di LB si sarebbe girato verso gli amici di Giogiò, vittima di omicidio, e fatto il segno della pistola. A raccontarlo è stata la stessa mamma del giovane musicista a Storie Italiane.
Omicidio Giogiò, amici minacciati: “Ha fatto il segno della pistola”
Queste le parole di Daniela Di Maggio: “Giògiò e il suo killer non si sarebbero mai incontrati per cultura, società e modo di stare al mondo. Quel ragazzo in aula non riusciva ad articolare due pensieri in italiano, mi sono chiesta come sia possibile che un ragazzo del genere con una sub cultura abbia ucciso un artista? Pensare che il brutto abbia ucciso il bello è inaccettabile, ieri c’è stata giustizia.
Il killer di mio figlio era a piede libero perchè era messo alla prova e questa formula è impensabile per certi soggetti pericolosi, la legge si deve umanizzare per le vittime e trovare un risultato per la pancia e il cuore e non solo con le carte come si è visto negli ultimi anni. Ma il killer di Giogiò ha mai chiesto scusa?Assolutamente no, io ero a due metri da lui, mai chiesto scusa. Quando il giudice gli ha chiesto se provava pentimento ha detto che lui poteva chiedere scusa ma indietro non ci sarebbe tornato. Anche i genitori non mi hanno mai stretto la mano. Nessuno ha empatizzato con me. La mamma era sul telefono mentre il padre mi guardava borioso e all’uscita del tribunale ha anche minacciato gli amici di mio figlio facendo il segno con la pistola”.