Negli ultimi giorni, diversi quartieri di Napoli, tra cui Vomero, Arenella, Capodimonte, Chiaia e il centro storico, sono stati invasi dalla processionaria del pino, un lepidottero altamente dannoso per la vegetazione e pericoloso per la salute di persone e animali. L’infestazione ha suscitato preoccupazione tra i napoletani e le autorità, spingendo il Comune a intervenire con misure specifiche per contrastare il fenomeno.

Cos’è la processionaria e perché è pericolosa

La processionaria del pino (Thaumetopoea pityocampa) è un insetto appartenente alla famiglia dei Notodontidi. Le larve di questa specie formano lunghe file simili a una processione, da cui deriva il loro nome. Il ciclo vitale della processionaria prevede che le larve costruiscano nidi nei rami di pini, cedri e querce, per poi scendere lungo i tronchi in primavera alla ricerca di un luogo adatto alla metamorfosi.

Il problema principale di questi bruchi è rappresentato dai loro peli urticanti. Si disperdono nell’aria e possono causare reazioni allergiche gravi negli esseri umani, come irritazioni cutanee, congiuntiviti e problemi respiratori. Il rischio è ancora maggiore per gli animali domestici, in particolare per i cani, che annusando o leccando i bruchi possono subire gravi conseguenze, fino alla necrosi della lingua e, nei casi più gravi, alla morte.

Le zone più colpite a Napoli dalla processionaria

A Napoli, la processionaria è stata avvistata principalmente nei quartieri collinari come il Vomero e l’Arenella, nonché nelle aree verdi di Capodimonte e Chiaia, dove la presenza di alberi ospiti favorisce la proliferazione del parassita. Anche il centro storico non è immune, con segnalazioni nei parchi urbani e nei giardini pubblici. Le zone boschive e le pinete rappresentano l’habitat ideale per le larve, che si sviluppano tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera.

Rischi e precauzioni per i cittadini e gli animali

I residenti delle zone colpite devono prestare particolare attenzione durante le passeggiate nei parchi e nei viali alberati. È consigliabile evitare il contatto con i bruchi e con i loro nidi, che appaiono come bozzoli bianchi attaccati ai rami. In caso di avvistamento, è opportuno segnalare la presenza della processionaria alle autorità competenti per un intervento tempestivo.

Per proteggere i cani, è fondamentale tenerli al guinzaglio e impedire loro di avvicinarsi ai bruchi o ai nidi. Se un animale mostra segni di avvelenamento, come eccessiva salivazione, gonfiore della bocca o difficoltà respiratorie, è necessario portarlo immediatamente dal veterinario.

Interventi e misure di contenimento per processionaria a Napoli

Per contrastare l’infestazione, il Comune di Napoli ha predisposto interventi di rimozione e bonifica degli alberi infestati, affidandosi alla società Napoli Servizi. Le operazioni prevedono la potatura dei rami colpiti, l’installazione di trappole ecologiche e l’uso di trattamenti biologici per ridurre la diffusione della processionaria senza danneggiare l’ambiente.

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