
Foto di Fatti di Napoletani per bene
Ieri sera si è tenuto a piazza del Gesù il concerto in onore dei 70 anni dalla nascita del grande Pino Daniele. Un concerto che però ha lasciato l’amaro in bocca a molti napoletani per via di alcune scelte discutibili nell’organizzazione.
La piazza è stata divisa praticamente in due scaglioni. Dinnanzi al palco 400 posti a sedere per gli invitati “esclusivi” poi la guglia transennata perchè a rischio crollo e solo più indietro tutti gli altri presenti. Molti concittadini non hanno potuto far altro che andare via e perdersi un momento celebrativo così importante.
Concerto flop in onore di Pino Daniele
L’organizzazione dell’evento è stata chiara. Solo gli invitati hanno avuto modo di assistere per davvero al concerto. Non solo per la posizione in piazza ma anche per la qualità dell’audio. L’esibizione infatti sarà trasmessa anche in televisione prossimamente e pertanto l’audio era stato settato in modo da renderlo televisivamente migliore parlando e non per un buon ascolto di tutti i presenti.
La denuncia
Queste le parole, forti, della pagina facebook Fatti di Napoletani per bene: ” L’ennesima dimostrazione di una giunta distante da Napoli. Leggo in giro che qualcuno definisce “autogol” la gestione dell’evento in omaggio a Pino Daniele da parte della giunta Manfredi. Un autogol, davvero? No, troppo gentile, troppo indulgente. Un autogol è un incidente, un errore involontario, il frutto del caso. Qui, invece, siamo di fronte a qualcosa di ben diverso: un atto che testimonia, ancora una volta, la siderale lontananza del sindaco e della sua amministrazione dalla gente di Napoli. Pino Daniele è del popolo, della sua città, della sua anima. Era fin troppo prevedibile che un evento a lui dedicato attirasse migliaia di cittadini. E invece, come da copione, ci siamo ritrovati di fronte a una scelta organizzativa che definire miope sarebbe un eufemismo.
La location? Piazza del Gesù. Una piazza certo suggestiva, ma con un piccolo dettaglio: la guglia pericolante come denunciato da Pino De Stasio. Sì, proprio uno dei simboli della rinascita di Napoli a rischio crollo. Ma possibile che in Comune nessuno conosca la Mostra d’Oltremare? La Rotonda Diaz? O, perché no, Piazza del Plebiscito? Sì, quella stessa piazza che, oltre a essere ridotta a un bagno pubblico per senzatetto e una tela su cui orde di incivili sfogano il loro analfabetismo estetico, rimane comunque uno spazio immenso, iconico, perfetto per un evento popolare.
Altro che evento popolare
Il post prosegue: “E invece no. 400 posti a sedere. Su invito. Uno sfregio. Un insulto alla città. Un’ulteriore dimostrazione della distanza, dell’estraneità, del completo disinteresse di questa amministrazione nei confronti della Napoli che dovrebbe governare.
Perché governare non significa limitarsi a occupare una poltrona a Palazzo San Giacomo: significa conoscere la città, viverla, amarla, rispettarla. Ma qui di amore e rispetto non c’è traccia. E così, caro Sindaco, cari assessori, ieri avete offerto uno spettacolo desolante. Avete incarnato, perfettamente, la figura di tanti piccoli Marchesi del Grillo. “Io sono io, e voi, cari napoletani, non siete un c***o.”