B&B

Nel mese di novembre sono entrate in vigore le nuove norme per i B&B e gli affittacamere, molto più stringenti di quelle precedenti, per arginare il fenomeno dell’abusivismo delle abitazioni destinate a uso turistico. Le motivazioni che hanno portato a queste nuove restrizioni però, riguardano anche gli innumerevoli appelli da parte della popolazione napoletana sul diritto alla casa e alla conservazione dei beni comuni.

Il 2 novembre 2024 è stato il termine ultimo per le strutture turistiche destinate agli affitti brevi per adeguarsi a nuovi obblighi in termini di sicurezza antincendio e CIN. A stabilirlo è stato il DL 145/2023, convertito nella Legge n.191/2023 che ha ufficialmente istituito la Banca Dati nazionale delle Strutture Ricettive (BDSR) che permetterà di catalogare tutte le strutture ricettive non alberghiere quali bed and breakfast, case vacanze, affittacamere, agriturismi, campeggi e tutte le locazioni turistiche e affitti brevi, sia in forma imprenditoriale che non imprenditoriale.  Il primo obbligo prevedeva l’assegnazione di un CIN, Codice Identificativo Nazionale che attesta la conformità della struttura turistica. Il CIN deve comparire all’esterno dell’edificio nel quale è collocato l’appartamento e su tutti gli annunci relativi ad esso.

I requisiti minimi di sicurezza per gli affitti brevi o B&B

La Legge n.191/2023 prevede una serie di requisiti minimi di sicurezza da rispettare nel caso di locazioni per affitti brevi o B&B in forma imprenditoriale e non imprenditoriale. Tutte le strutture imprenditoriali e non dovranno essere munite di: dispositivi per la rilevazione di gas combustibili e del monossido di carbonio funzionanti; estintori portatili a norma di legge almeno uno ogni 200 m2 di pavimento.

Per le strutture immobiliari gestite in forma imprenditoriale si aggiunge l’obbligo della verifica dei requisiti di sicurezza degli impianti prescritti dalla normativa statale e regionale vigente. In questo caso i gestori dovranno anche essere in possesso della SCIA regolarmente depositata al Comune. Si dovrà assicurare: il sicuro esodo degli occupanti; la presenza della segnaletica di sicurezza sia nelle aree comuni, nell’ingresso e nelle singole stanze.

Tutti i rischi nel caso di inadempimento

Nel caso di inadempimento da parte dei locatari di Affitti brevi, le sanzioni a partire dal 2 novembre 2024 sono le seguenti:

  • mancanza di CIN, multa da 800 a 8.000 euro in base alla grandezza dell’immobile:
  • mancata esposizione del CIN, multa tra i 500 ed i 5.000 euro;
  • mancato rispetto dei requisiti di sicurezza, multa tra i 600 e i 6.000 euro per ogni singola violazione;
  • attività imprenditoriale senza SCIA, multa tra i 2.000 e i 10.000 euro in base alle dimensioni della struttura.

A Napoli nell’ultimo periodo sono già stati rintracciati alcuni locatari di strutture abusive, ovviamente sequestrate. Le nuove leggi che regolano le misure per le attività ricettive sono un passo in avanti per far fronte al fenomeno dell’abusivismo o quantomeno per tenerlo a bada. Oltre a questo però, le normative vigenti sono state un salvagente per i cittadini partenopei e per gli stranieri che vivono a Napoli, fuorisede, lavoratori, erasmus, per cui non era più possibile vivere in città. Questo sia per le innumerevoli abitazioni destinate all’attività ricettiva sia per l’overtourism di cui si è tanto discusso negli ultimi mesi.

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