Omicidio Santo Romano, il ragazzo di San Sebastiano al Vesuvio di 19 anni, ucciso brutalmente con un colpo di pistola in petto. La sua squadra di calcio di Pomigliano d’Arco si manifesta a riguardo di quello accaduto e tutti insieme hanno dato l’addio al suo compagno.
Il ragazzo Santo Romano indossava la maglietta con il numero 1, ed erano quindici anni condivisi con la squadra di calcio di Pomigliano d’Arco. Raccontano che il ragazzo dopo lavoro frequentava l’allenamento, ci stava cinque volte a settimana, più la partita il sabato o la domenica, praticamente trascorreva tutta la settimana insieme a loro.
Giuseppe Visone, presidente dell’Associazione Sportiva Dilettantistica Micri, ha dedicato delle parole per ricordare il ragazzo che lascerà un vuoto nella squadra. Dopo aver dichiarato che sarà dura far indossare la maglietta a qualsiasi altro ragazzo, ha voluto aggiungere delle sue qualità come un’appassionato dello sport e come essere umano.
“Umile, serio, molto più grande della sua età vista la sua maturità”, sono queste alcune delle parole che riuscivano a pronunciare per riferirsi a questo ragazzo.
Omicidio Santo Romano, una riflessione per la squadra ed altri ragazzi
L’omicidio di Santo Romano, il ragazzo di San Sebastiano al Vesuvio di 19 anni, ucciso brutalmente con un colpo di pistola in petto è diventato anche un esempio per riflettere. Giuseppe Visone ha spiegato che tramite lo sport ci prova ogni giorni di creare consapevolezza in ogni ragazzo di cosa sia buona per la sua vita e cosa potrebbe creare sia problemi che altre difficoltà .
Lui vuole che ogni ragazzo si concentrasse nello sport e nella buona strada per evitare qualsiasi cattivo fine. Finalmente l’allenatore della squadra ha lasciato nelle mani del resto dei ragazzi di decidere chi indosserà la maglietta di Santo Romano, visto che sapevano che lui se la sentida davvero come una cosa molto sua, e riconosce che non sarà semplice dare il suo posto nel team ad un altro.