Recentemente a Napoli è stata esibita l’opera d’arte di Gaetano Pesce, ispirata in Pulcinella ed è diventata quella più contestata per la multitudine.
Collocata in piazza Municipio a Napoli, l’opera di Gaetano Pesce, intitolata Tu si ‘na cosa grande, sta già facendo molto discutere. In tanti si stanno interrogando sul suo significato tra ironie e polemiche sulla scultura.
Gaetano Pesce, scultore, designer e celebre architetto scomparso pochi mesi fa, spiega che questa manifestazione artistica non è altro che la rivisitazione dell’abito di Pulcinella. La tradizionale maschera partenopea viene rappresentata senza testa, per un’altezza di 12 metri e con due cuori rossi trafitti da una freccia.
Programma artistico Napoli Contemporanea, e le opere più contestate
Tu si ‘na cosa grande, quest’ opera così contestata ed ispirata in Pulcinella, rientra nel programma artistico Napoli Contemporanea, curato da Vincenzo Trione, e resterà esposta fino al 19 dicembre 2024. Questo programma artistico iniziato a giugno e che durerà fino a dicembre, da Ponticelli al centro storico,offrirà vetrina a 11 progetti espositivi per altrettante narrazioni contemporanee della città.
In linea con il programma “Napoli Contemporanea”, il bando del Comune ha inteso rafforzare la vocazione al contemporaneo nella città attraverso iniziative pensate per gli spazi pubblici e per i siti monumentali e museali, anche con la finalità di diffondere una maggiore consapevolezza del valore del patrimonio culturale e di contribuire ad alimentare un processo di riqualificazione urbana.
Esperti contestano quest’ opera ispirata in Pulcinella a Napoli
La curatrice Silvana Annichiarico dopo aver spiegato che lei ha partecipato a più di una esibizione di Gaetano Pesce, ha spiegato quest’opera così contestata dai cittadini napoletani ed altri esperti. “L’interpretazione di un’opera è sempre soggettiva. Ci si è probabilmente fermati alla prima reazione, alla prima figuratività di quello che uno vede. Ho fatto tantissime mostre e installazioni con Gaetano, la sua tematica principale è la preminenza del femminile sul maschile. C’è un Pulcinella senza testa, c’è una lettura che dice che Pulcinella è anche ermafrodito”.
“In testa è concentrata tutta la parte maschile: il naso adunco, il cappello, la maschera nera. Lui gli ha tagliato la testa per evidenziare la parte femminile, tant’è che c’è anche uno spacco, uno potrebbe vedere anche in maniera maliziosa questo spacco che si apre. Mi piace anche che abbia strappato un sorriso ai napoletani e che ci sia anche un po’ di bellissima ironia. E poi se la vogliamo vedere fallica, è viva”.
Italia nazione culla di tante meravigliose espressioni artistiche, dove ha iniziato il Rinascimento, dove sono nati tanti artisti importanti ed influenti nei diversi stili di espressione artistica che esistono, oggi giorno la sua società crea un dibattito sulla “correttezza” del arte moderno. In questo caso si tratta di Tu si ‘na cosa grande, questa opera ispirata in Pulcinella.
Da un punto di vista più tradizionale quest’opera potrebbe essere considerata suggerente. Ma anche un pò banale, se vogliamo paragonare con altre manifestazioni d’arte. Visto che in Italia ci troviamo con sculture come La Pietà nel Vaticano a Roma o Il David di Michelangelo Buonarotti, Il Cristo Velato di Giuseppe Sanmartino (esposto a Napoli) e tante altre.
Siamo pieni di sculture dove si apprezzano figure di esseri umani nudi, ma con tutto ciò l’attenzione non va sul corpo esposto. Visto che contengono un altro significato e si apprezzano diverse tecniche nella sua ellaborazione. Che secondo l’ opinione di alcune persone sembrano di avere più lavoro. Sembrano di dimostrare la grandezza degl’italiani come artisti. E che sono diverse a paragone di alcune opere come la Venere degli stracci che sembrava una cosa fatta a caso.