Maria Rosaria Covelli, presidente della Corte d’Appello di Napoli, è intervenuta oggi alla cerimonia di riapertura del Giudice di Pace nell’Isola di Capri:
“La riapertura di un ufficio giudiziario in un contesto insulare assume una valenza particolare, visto che la distanza dal continente può rappresentare un ostacolo all’accesso alla giustizia. Si tratta non solo della restituzione alla cittadinanza di un importante presidio di legalità, ma anche di un segnale di attenzione delle istituzioni verso la comunità”.
“E’ un obiettivo conseguito – ha sottolineato Covelli – grazie a una sinergia istituzionale fra l’autorità politica, ossia l’Amministrazione Comunale, la Magistratura, il Ministero, le Forze dell’ordine e Militari, nonché l’Avvocatura isolana e di Napoli”. La presidente ha ringraziato il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, “per la sua presenza e la sua vicinanza al Distretto di Napoli”.
La Presidente distrettuale ha precisato che tutto ciò è dovuto dal prezioso lavoro svolto da Elisabetta Garzo, presidente del Trubunale di Napoli. La Covelli ha voluto, inoltre, ribadire l’importante ruolo del “Coordinamento Interdistrettuale per i Sistemi Informativi Automatizzati, fondamentale per il buon funzionamento dell’attività di giurisdizione”.
L’importanza della presenza del Giudice di Pace a Capri
Il ruolo del giudice di pace nell’isola di Capri è particolarmente significativo per diversi motivi, considerando la dimensione geografica, la composizione della popolazione e l’importanza turistica dell’isola. In un contesto insulare come Capri, avere un giudice di pace permette di garantire un sistema di giustizia locale e immediato, evitando che i cittadini debbano recarsi sulla terraferma per questioni di natura civile o penale minore. Questo faciliterà l’accesso alla giustizia per residenti e turisti, riducendo significativamente tempi e costi.