Chiara Jaconis, la turista morta dopo essere stata colpita in pieno volto da un vaso caduto da un balcone dei Quartieri Spagnoli, ha sconvolto profondamente la città di Napoli. Il decesso è avvenuto questa mattina dopo 48 ore di lotta. L’intervento era riuscito ma purtroppo non c’è stato nulla da fare.
La giovane di 30 anni, originaria di Padova ma residente a Parigi, era in città per una visita di piacere insieme al fidanzato. Mancavano poche ore al volo di ritorno verso la Francia, quando insieme hanno deciso di fare un ultimo giro ai Quartieri Spagnoli di Napoli. Un giro che si è trasformato in un incubo. Chiara è stata infatti colpita alla testa da un vaso di marmo caduto, secondo la ricostruzione del fidanzato, da un terzo piano.
Le parole del prefetto sulla tragedia della turista morta nei Quartieri Spagnoli
Gli agenti della squadra mobile di Napoli e quelli del commissariato Montecalvario avevano individuato l’abitazione di via Sant’anna di Palazzo, dalla quale è precipitata la statuetta che ha provocato la morte della turista. Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha espresso la sua vicinanza e solidarietà ai genitori della vittima: “È un evento sconvolgente per il quale non esistono sufficienti parole o espressioni per manifestare la nostra vicinanza ai genitori. Questa tragedia poteva e doveva essere evitata”.
Il prefetto ha evidenziato l’urgenza di un controllo sul patrimonio urbanistico, pubblico e privato: “Spesso ci concentriamo sul degrado del patrimonio pubblico, ma il patrimonio privato richiede un’attenzione particolare. Non è il primo caso del genere in Italia. Il fatto però che sia accaduto con un esito così tragico impone una riflessione profonda. È necessario intervenire con determinazione per prevenire simili tragedie”. Ha poi ribadito la sua fiducia nella magistratura: “La magistratura farà il suo corso e ho grandissima fiducia. Qui a Napoli si lavora in maniera straordinaria e ci sarà una risposta giudiziaria adeguata”.