Giudicare il calciomercato del Napoli dell’estate 2024 è quantomeno complesso: da un lato abbiamo il mercato in entrata più scoppiettante di sempre, con quasi 150 milioni cash spesi nel seguire le idee del proprio allenatore, senza contare gli ingaggi, dall’altro abbiamo quello in uscita, uno dei più fallimentari di sempre.
Napoli, calciomercato in entrata da top club
Alla corte dell’allenatore salentino sono arrivati l’esperto Leonardo Spinazzola a parametro zero, svincolatosi dalla Roma, il difensore Alessandro Buongiorno per 35 milioni dal Torino, l’esterno d’attacco David Neres per 28 milioni dal Benfica, il centravanti Romelu Lukaku per 30 milioni dal Chelsea, e la coppia scozzese di centrocampo Scott McTomminay e Billy Gilmour: rispettivamente costati 30 milioni dal Manchester United e 14 dal Brighton.
La sconfitta in avvio di campionato contro il Verona ha palesato i limiti della rosa, ed il che ha convinto Manna a compiere una vera e propria accelerata nel completare le operazioni Neres, Lukaku e McTomminay, con Gilmour, che sembrava sfumato, come ciliegina sulla torta finale.
I colpi sono da top club europeo, e soprattutto lasciano ad Antonio Conte ben poche alibi. Adesso tocca a lui portare risultati, considerati gli investimenti da capogiro che il club ha compiuto per venirgli incontro.
Altre operazioni in entrata
A questa lista vanno aggiunti il difensore di prospettiva Rafa Marin, venuto per 12 milioni dal Real Madrid, Elia Caprile prende il posto di Pierluigi Gollini come secondo portiere, infine vengono reintegrati in squadra Alessio Zerbin e Michael Folorunsho. Proprio questi ultimi due nomi, però si collegano ad un problema vero, del mercato azzurro, che comunque non ha portato alla corte dell’allenatore un esterno destro all’altezza.
Mercato in entrata da top club, ma bisogna considerare che il gioco di Conte prende decisamente forma sulle fasce. Sulla fascia sinistra ci si affida alla coppia Spinazzola-Olivera, nella speranza che il primo abbia sufficienti minuti nelle gambe e che il secondo renda meglio da esterno che da terzino; sulla fascia destra c’è caos: con Di Lorenzo battezzato braccetto di destra sarà il non raffinatissimo Pasquale Mazzocchi, il titolare. Non essendo il Napoli riuscito a trovare un giocatore superiore tecnicamente all’esterno di Barra, si è trovato costretto a trattenere Alessio Zerbin, nella speranza che quest’ultimo possa essere la sorpresa vera della stagione.
Napoli: il calciomercato in uscita è una catastrofe
Non giriamoci attorno e parliamo dell’elefante nella stanza: la mancata cessione di Victor Osimhen è una catastrofe finanziaria. Altro che i 130 milioni della clausola rescissoria: tra un PSG incerto, avendo incassato 0 euro dalla cessione di Mbappe, un Chelsea sparagnino ed un’ipotesi araba non gradita, il centravanti nigeriano è addirittura finito fuori dalla lista della Serie A. Romelu Lukaku “gli strappa” anche il numero 9. Osimhen rischia di compromettere non solo le finanze del club, dati i 10 milioni che continua a percepire d’ingaggio, ma anche la sua stessa carriera, non giocando almeno fino al mercato invernale. Resta ancora in piedi l’ipotesi araba, chiudendosi quest’ultimo mercato il 2 di settembre, ma non all’Al-Ahli, che ha virato su Toney.
Roberto Calenda, agente del calciatore, non è esente da colpe, in questa vicenda. Rinnovo contrattuale da 10 milioni all’anno con clausola rescissoria fissata a 130, con la promessa di fantomatiche offerte sicure che non sono mai pervenute per il suo assistito.
Male la gestione dei protetti di Mario Giuffredi. In tribuna si accomoderà anche Mario Rui, che dopo aver rifiutato l’ipotesi Sao Paulo è stato a sua volta escluso dalla lista della prossima Serie A. Non è arrivata dalla Lazio alcuna offerta per Michael Folorunsho, che dopo il rinnovo contrattuale è andato in conflitto con l’allenatore, salvo poi essere reintegrato in rosa con un colpo di scena.
Non pervenuta anche la cessione di Ngonge, che al pari dei colleghi resta a disposizione dell’allenatore. Bisogna però aggiungere che Cyril Ngonge è stato probabilmente una delle poche note positive del Napoli nella passata stagione. La speranza è quella che l’ala belga possa venire impiegata con costanza da Antonio Conte.
Napoli, le cessioni
Le effettive cessioni del Napoli sono una serie di prestiti con diritto o obbligo di riscatto. Jesper Lindstrøm, costato 28 milioni nella scorsa estate è stato ceduto all’Everton in prestito oneroso con diritto di riscatto fissato a 22 milioni. Il deludente Jens Cajuste viene spedito all’esordiente in Premier Ipswich Town, anch’egli in prestito oneroso, ma con diritto convertibile in caso di salvezza del club fissato a 12 milioni.
Sorte non dissimile per Gaetano che torna al Cagliari, Natan al Betis di Siviglia e Cheddira all’Espanyol. Da monitorare il trasferimento di Ambrosino in prestito al Frosinone in Serie B. Unica cessione vera, quella di Østigård, mandato al Rennes per 7 milioni.
Calciomercato Napoli: voto 6
Il voto di Gridalo è una media tra il 9 in entrata (sarebbe stato 10 nel caso fosse arrivato un esterno destro all’altezza) e il 3 in uscita.
Una cosa è certa: il nuovo Napoli di Conte è “condannato” ad entrare come minimo tra le prime 4 e centrare il piazzamento Champions. Vietato sottovalutare questa squadra, senza europa, per la volata Scudetto. Seppure il Napoli risulti incompleto, rispetto ad Inter e Juventus, non va mai dimenticato che il quid pluris può essere garantito dall’allenatore.