Secondo le recenti indiscrezioni, all’indomani della vittoria del Napoli per 3-0 con il Bologna, Victor Osimhen avrebbe rifiutato l’offerta del club arabo Al Ahli: vuole andare al PSG. Ebbene, anche il Club parigino si trova a gestire una situazione non semplice, dal momento che Luis Enrique ha deciso di mettere fuori rosa l’ex conoscenza di Antonio Conte all’Inter Milan Skriniar. Il difensore slovacco, similmente a Osimhen, percepisce un ingaggio pesante, e potrebbe essere la chiave per sbloccare il trasferimento del bomber nigeriano al club parigino.
Skriniar, classe 95, toglierebbe le castagne dal fuoco al Napoli sotto vari punti di vista. Innanzitutto conosce bene Antonio Conte, e sarebbe perfetto come braccetto di destra: il che farebbe alzare Di Lorenzo sulla posizione di quinto in fascia destra, declassando Mazzocchi a riserva del capitano. Ma non solo: bisogna ricordare che Skriniar è uno slovacco, e come tale conosce benissimo Stanislav Lobotka, di cui è compagno in Nazionale, e nella stessa ha giocato con la leggenda del Napoli Marek Hamsik.
Permettere a Conte di riabbracciare Skriniar vorrebbe dire anche consolidare ulteriormente il legame tra Napoli e il Paese slavo, la cui squadra Nazionale, che è stata tanto così dall’eliminare l’Inghilterra agli Europei, è allenata da Ciccio Calzona. Insomma gli incroci sono tanti, ed il Napoli, prossimo all’ingaggio di Lukaku, di McTomminay e, possibilmente, di Gilmour, con uno Skriniar in più apparirebbe definitivamente una seria candidata per lo Scudetto.
Skriniar più soldi per Osimhen potrebbe essere un affare che mette tutti d’accordo. I nodi da sciogliere sono in sostanza due: il PSG, già orfano di Mbappe, deve anche liberarsi di Kolo Muani, ed il Napoli non può certo accollarsi i 9 milioni netti che il difensore slovacco incassa a Parigi, il che non è un dettaglio di poco conto.
La notte dello scontro tra Skriniar e Osimhen
La sera del 21 novembre 2021 è una data che tutti i tifosi del Napoli, nel bene e nel male, ricorderanno. Il primo Napoli di Spalletti, con indosso una maglia celebrativa di Diego Armando Maradona, è sceso in campo a San Siro contro la prima Inter di Inzaghi. Si è sotto nel punteggio, quando ad inizio ripresa Victor Osimhen si scontra violentemente con il difensore nerazzurro Milan Skriniar in area di rigore. I due sono saltati all’unisono per deviare un cross, ma il volto dell’attaccante nigeriano si è stampato sulla nuca del difensore slovacco.
Non c’è fallo, secondo il direttore di gara, perché si è trattato di uno scontro fortuito, ma Victor Osimhen è costretto ad abbandonare il terreno di gioco con la squadra sotto di un goal: ha riportato una una frattura dello zigomo sinistro e dell’annessa orbita oculare. Skriniar è molto nobile nell’accompagnare l’avversario a bordocampo per sincerarsi delle sue condizioni. Al termine del match invierà un videomessaggio in cui sottolinea la sua vicinanza all’attaccante nigeriano.
La gara che poteva lanciare il Napoli verso la vittoria dello scudetto finirà 3-2 per l’Inter, con Mertens autore di un goal da antologia che si divora, però, quello del pareggio. Il Napoli non vincerà lo scudetto nella stagione 21/22, laddove alla fine la spunterà il Milan di Pioli. Poco male, perché l’appuntamento con la storia è solo rimandato alla stagione successiva, ma quella notte nacque il mito dell’attaccante mascherato: è infatti proprio a causa di quell’infortunio che Victor Osimhen inizierà ad indossare l’iconica mascherina protettiva.