L’avvocato Angelo Pisani, storico legale del Pibe de Oro, si è recato al murale di Diego Armando Maradona ai Quartieri Spagnoli per affiggere la sentenza definitiva che scarcera il Dio del calcio. Simbolicamente, ha deposto i fogli della sentenza definitiva della Corte di giustizia tributaria nella cappella con i cimeli del campione argentino. Giustizia è fatta. Maradona non è mai stato un evasore. Una piccola cerimonia organizzata e seguita dall’applauso di numerosi fans presenti. Nel quarantesimo anniversario della venuta di Maradona a Napoli, la passione per il mito continua. Pisani ha spiegato: “La sentenza dimostra che Diego Armando Maradona è stato ingiustamente perseguitato dal sistema mediatico e politico dell’epoca”.
La sentenza definitiva affissa al murale di Maradona
Le sentenze della Suprema Corte di Cassazione del 2021 e 2023, seguite da quest’ultima, hanno definitivamente chiarito che Diego doveva al fisco 952 euro, praticamente nulla rispetto ai danni provocati al campione e alle umiliazioni per gli ingiusti pignoramenti. L’avvocato dichiara: “Con me è scesa in campo una squadra fortissima di colleghi che oggi mi hanno consentito di mantenere la promessa fattagli l’ultima volta che l’ho visto di persona. Poter dire a tutti che Diego Armando Maradona non fu un evasore“. Conclude così il suo discorso sistemando i fogli ben in vista davanti ad un’immagine dipinta di Maradona che bacia prima di farsi il segno della croce.
Ennesimo traguardo raggiunto da Diego che anche da morto vince le sue battaglie. Una vita di cadute ma al tempo stesso di clamorosi ritorni. Oggi si chiude definitivamente un altro capitolo buio della sua esistenza. Iniziato in quel triste giorno del Marzo ’91 quando concluse la sua esperienza al Napoli, dopo la squalifica per doping durante la partita Napoli-Bari. Da allora, costretto ad andare via dall’Italia, lasciò un vuoto incolmabile. Niente più fu come prima. Tranne l’amore dei napoletani verso il campione argentino che ha reso Napoli fiera e piena d’orgoglio.