Durante la giornata di lunedì il noto cantante Renato Zero è stato ospite presso la Fondazione Foqus ai Quartieri Spagnoli dove, tra le altre cose, ha consegnato le nuove maglie al Montecalvario calcio che il prossimo anno si appresterà a solcare i campi della prima categoria dopo la promozione ottenuta in questa stagione.
Lunedì 24 giugno c’era una grande folla per accogliere un cantautore che ha fatto la storia della musica italiana. Una fila chilometrica per ammirarlo ed ascoltarlo. Renato Zero non ha mai nascosto l’amore per la nostra città e lo ha mostrato durante il suo discorso.
Renato Zero consegna le nuove maglie al Montecalvario calcio
La Montecalvario calcio sta ottenendo grandissimi risultati negli ultimi due anni con due promozioni consecutive. Oltre ad ottenere eccellenti risultati in ambito sportivo li sta ottenendo anche nel sociale. L’obiettivo della squadra di calcio dei Quartieri Spagnoli è infatti quello di dare ai giovani quartierani la possibilità di giocare, mettersi in mostra (non mancano le offerte per i migliori giocatori da parte di squadre di categorie superiori) e soprattutto di toglierli dalla strada. Una società sempre aperta ai più giovani che vanta una solida esperienza in ambito inclusivo.
Un premio simbolico è arrivato quindi lo scorso lunedì quando Renato Zero ha consegnato le nuove maglie per la prossima stagione. La presenza sul palco di esponenti della Montecalvario al fianco di un grande come il cantante romano ha dato grande visibilità, meritata, alla società.
“Mi circondo di Napoli e dei napoletani”
Renato Zero però non si è soffermato solo sulla Montecalvario calcio durante l’incontro presso la Fondazione Foqus. Ha voluto esternare il suo amore per Napoli ed i napoletani. Queste le sue parole: “Ho studiato. Non sono venuto impreparato, in questi anni mi sono circondato di Napoli e di napoletani. Le vostre voci sono soffici ma anche penetranti. In passato c’è stata troppa negligenza da parte delle istituzioni nel non considerare questa città una delle più contaminanti di questa nostra Italia. Se c’è un popolo che si è distinto nel mondo in questi anni è stato proprio quello napoletano. Nel cinema come nell’economia, facendo sfoggio di una preparazione profonda”.