Agguato vero e proprio quello di domenica sera ai Quartieri Spagnoli ai danni di Pietro Savio, figlio di Mario detto “O Bellillo“, Boss della zona oggi in carcere. I carnefici hanno sparato circa una decina di volte per colpire alla fine con un sol colpo la vittima. Alla fine Pietro, di 36 anni, è stato raggiunto da una pallottola nel gluteo. Subito recatosi all’ospedale del Vecchio Pellegrini in Pignasecca, il figlio del boss dei Quartieri Spagnoli non è in pericolo di vita anche se sotto osservazione. Secondo le prime ricostruzioni l’intento era proprio quello di ucciderlo.

Il fatto che si trattasse di Pietro Savio ha subito fatto drizzare le antenne alle autorità. La prefettura, temendo il rischio di una faida, ha prontamente intensificato, ulteriormente, i controlli sul territorio.

Figlio del boss sparato ai Quartieri Spagnoli: possibile scenario

Uno scenario molto papabile è quello che vedrebbe una faida interna ai Quartieri Spagnoli per accaparrarsi la zona della “Sposa“. Si tratta di una piazza di spaccio tra le più redditizie in tutta Europa. La zona è oggi orfana di un clan di riferimento dopo l’ormai famoso blitz dell’estate del 2023. L’agguato è avvenuto proprio a pochi passi da quel luogo conteso.

Le condizioni di Pietro Savio

Pietro Savio è arrivato al Pronto Soccorso dell’ “Ospedale dei Pellegrini” poco dopo le 22 di ieri, 16 giugno, con una pallottola conficcata nel gluteo. I medici hanno escluso il pericolo di vita ma l0 hanno trattenuto in osservazione. Sul luogo del ferimento, in vico Canale a Taverna Penta, i poliziotti hanno rinvenuto dieci bossoli. Le indagini sono affidate alla Squadra Mobile della Questura di Napoli.

Il 36enne era stato arrestato nell’ottobre 2020 per la rapina di un Rolex; ai Quartieri Spagnoli era tornato nell’agosto 2023, dopo aver scontato la pena, libero e senza misure di sicurezza. Coinvolto in una inchiesta contro il clan che faceva capo al padre, da quel processo era uscito assolto. Il suo ferimento resta per il momento ancora da decifrare, ma potrebbe segnare l’apertura di una nuova faida tra i gruppi dell’area.

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