Maradona

Foto da: calciomercato.com

Il 4 giugno 2024 è la data ufficiale per l’inizio del processo in Argentina sulla morte di Diego Armando Maradona, avvenuta il 25 novembre del 2020. Questa è la disposizione imposta dai giudici Veronica Di Tommaso, Maximiliano Savarino e Julieta Makintach. Otto sono gli indagati tra medici e infermieri. Coloro che avrebbero dovuto assistere il Pibe de oro dopo l’operazione alla testa avvenuta il 3 novembre dello stesso anno, rischiano dagli 8 ai 25 anni di carcere. Si tratta del neurochirurgo Leopoldo Luque, della psichiatra Agustina Cosachov, dello psicologo Carlos Angel Diaz, del medico coordinatore Nancy Edith Forlini, del coordinatore degli infermieri Mariano Ariel Perroni, dell’infermiere Ricardo Omar Almiron, dell’infermiera Dahiana Gisela Madrid e del medico Pedro Pablo Di Spagna. Tutti accusati di omicidio con dolo eventuale.

I figli di Maradona cercano la verità dei fatti

Il messaggio pubblicato sui social da Dalma e Giannina, le figlie di Maradona, è molto chiaro sulla volontà di andare fino in fondo sulla questione che riguarda il padre. Le parole utilizzate sono molto forti e non lasciano indurre a fraintendimenti. Ecco ciò che si legge: “I complici, gli esseri malvagi, quelli che hanno fatto male il loro lavoro, tutti figli di p…. avranno quello che si meritano. Non ci fermeremo mai. Vogliamo la verità. Assassini”.

Anche Diego Armando Maradona junior, il figlio napoletano del calciatore argentino, non le manda a dire e dichiara: “C’è un’indagine in corso, sono parte lesa in un processo che corre veloce e mi batterò per sapere la verità fino alla morte. Se c’è qualcuno che ha sbagliato, deve pagare. Le indagini sono su più fronti: negligenza, omicidio colposo, tutela penale del cadavere, ecc”. Poi aggiunge: “Ce l’hanno ammazzato. Non è compito mio dire chi, io ho un’idea ma la tengo per me. L’hanno lasciato al suo destino quando si poteva fare sicuramente qualcosa. Aveva subito un intervento al cervello, ma era una cosa programmata, il giorno dopo l’ho sentito e lui stava bene, rideva e scherzava. Ho fatto una promessa a papà il giorno in cui se ne è andato: lotterò per la verità fino alla fine dei miei giorni”.

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