La sudata vittoria del Montecalvario per 1-0 contro il Rangers Qualiano è probabilmente il risultato più importante di questa stagione. Sì, perché la rete del solito Aveta allontana il terzo posto, occupato proprio dai Panzatuosti, di 9 punti dalla seconda Real Vesuvio. Nel caso in cui il distacco arrivasse a 10 non ci sarà spazio per i playout e prima e seconda verranno automaticamente promosse. Esclusi i vesuviani, il roccioso Qualiano si era dimostrato l’avversario più tosto del campionato. Nella gara d’andata il Qualiano, sospinto dal suo pubblico nelle mura amiche, aveva agguantato il 3-3 in una partita oltremodo rocambolesca. In quest’occasione non c’è stata trippa per gatti, ed il portiere del Qualiano è il solo motivo per cui il risultato non è più rotondo. La vittoria del Montecalvario nel re-match del San Gennaro dei Poveri ha chiarito una volta e per tutte chi sia la capolista. E la capolista se ne va.
Vittoria che avvicina decisamente tanto l’obiettivo, ma che non ne regala ancora la certezza matematica. I quartierani hanno l’onere di non mollare un millimetro, sia perché nelle prossime 4 gare ancora tanto può cambiare, sia perché gettare tutto alle ortiche proprio ora sarebbe imperdonabile. Le prossime sfide che attendono i quartierani saranno complicate. Domenica prossima ci sarà il Real Marano, in trasferta, poi ancora in trasferta la sfida sulla carta abbordabile con il Frattaminore, e poi in rapida successione Real Vesuvio e Belsito.
La matematica potrebbe tuttavia iniziare a farsi pesante già dalla prossima, dato che il Qualiano se la vedrà proprio con il Real Vesuvio. Ciò favorirebbe due scenari diversi:
- In caso di vittoria dei vesuviani sui panzatuosti, il terzo posto si allontanerebbe definitivamente;
- In caso di NON vittoria dei biancorossi, il Monte staccherebbe di 5 o addirittura 6 punti il Vesuvio, rendendo lo scontro diretto una semplice formalità.
Tutto ciò, ovviamente, a patto che il Montecalvario faccia il suo dovere nella non semplice trasferta di Marano. Un occhio alla classifica bisogna sempre averlo, ma l’importante è che la squadra faccia il suo percorso senza mollare fino alla fine.
Descrizione di Montecalvario-Qualiano 1-0
Per le assenze di Cioffi, De Chiara ed Elia, Musto opta per il ritorno al 3-5-2. In porta torna Mancini; difesa a 3 con Miccio, Aceto e Goffredo; esterni Perego e Montagna; centrocampo Romano, D.Musto, Esposito; attacco Aveta, Piccolo.
Nei primi minuti Aveta suona subito la sveglia con una giocata che, avesse avuto maggiore fortuna, la si sarebbe vista pure a Tonga: dalla trequarti vede il portiere fuori da i pali e fa partire il cucchiaio deviato solo all’ultimo dall’estremo difensore. Nei minuti successivi il treno Perego è grande protagonista. Il Monte va in pressione alta, con gli avversari incapaci di superare il centrocampo. Perego, lanciato ottimamente da Goffredo, crossa raso terra, ma non trova la deviazione di Piccolo (questi era stato atterrato in area ma l’arbitro fa cenno di proseguire); poco dopo, mandato in profondità questa volta da Romano, si invola verso la porta ma inciampa sul più bello, non trovando l’appuntamento con il goal. Ma si sa che, da contratto, deve segnare Aveta. Dopo un rapido scambio con D.Musto, Ale si trasforma in Pippo Inzaghi contro la Repubblica Ceca: il portiere del Qualiano esce in pressione, lui lo dribbla senza paura e insacca a porta vuota. 1-0.
Poco dopo ancora Aveta tiene il difensore qualianese a distanza, tira a incrociare, ma il portiere, offeso per l’umiliazione precedente fa una grandissima parata in tuffo. Sul finire del primo tempo, dopo lo scarico di Romano, Aveta crossa per Perego che schiaccia a terra favorendo l’intervento del portiere.
Nel secondo tempo entrano Tramontano, Cascella e A.Cardone e torna il 4-2-3-1. Il Qualiano impensierisce Mancini solo con calci piazzati, ma non ci sono interventi degni di nota. La musica non cambia, il Montecalvario tiene palla, il portiere del Qualiano para tutto. Nel finale Cardone mette scompiglio nel reparto arretrato avversario, serve Esposito che si fa respingere, ma nell’occasione viene cinturato da un difensore. Anche in questo caso l’arbitro non assegna il penalty. Partita tenuta bene in pugno fino alla fine.
L’analisi di Musto
“Abbiamo avuto la gara in pugno per 90 minuti. Sotto questo punto di vista potrei dire che abbiamo fatto una gara perfetta, ma ci è mancato il goal per chiuderla definitivamente. Avremmo potuto farne 2 o 3 in più ma il portiere avversario oggi sembrava insuperabile. Non mi piace parlare dei singoli, ma oggi ho avuto risposte importanti: Aceto non ha fatto rimpiangere Cioffi, a Perego è mancato solo il goal, Romano e Cardone hanno sostituito al meglio Elia. In generale tutti bravi oggi. Romano è stato il vero geometra del centrocampo. Mostruoso Andrea Esposito: rincorreva tutti, un’infinità di palloni recuperati, gli avversari gli rimbalzavano addosso. Mancini bravissimo nell’amministrare la difesa. Con Aveta si parte dall’1-0. Tutti ben oltre la sufficienza.“