La maschera di Pulcinella nasce ad Acerra, una piccola cittadina in provincia di Napoli. L’attore capuano Silvio Fiorillo, nel Seicento, si ispirò da Puccio d’Aniello, un contadino acerrano che diede vita al personaggio teatrale che conosciamo oggi. Pulcinella ha il carattere di un napoletano che, cosciente dei problemi in cui si trova, riesce sempre ad uscirne con un sorriso, prendendosi gioco dei potenti. Nella scala sociale, egli occupa l’ultimo posto rappresentando l’anima del popolo e dei suoi istinti primitivi. Si adatta a fare tutti i mestieri oltre ad essere un servo fedele. Tra le sue qualità più note c’è la sua proverbiale furbizia e la caratteristica di non riuscire mai a stare zitto, da qui la famosa espressione “il segreto di Pulcinella”, cioè qualcosa che tutti sanno.
Pulcinella interpretato dai grandi attori del cinema e del teatro
Tra le più famose interpretazioni della maschera di Pulcinella, partendo dall’800, ricordiamo Antonio Petito. Antonio era quasi un analfabeta, ma lasciò numerose commedie in cui vestiva i panni del celebre personaggio, raccontando temi di attualità sociale della Napoli dell’epoca. Anche Eduardo De Filippo, nel settembre 1958 a Milano, mise in scena un adattamento della commedia di Pasquale Altavilla Pulcinella in cerca della sua fortuna per Napoli. Nel 1957 scrive Il figlio di Pulcinella. Nella commedia l’imbroglione partenopeo vecchio e servile muore.
Riscattato dal figlio venuto dagli Stati Uniti, ha deciso di togliersi la maschera per non essere più assoggettato. Massimo Troisi, fu anch’egli interprete di Pulcinella. Con il film di Ettore Scola Il viaggio di Capitan Fracassa del 1990 porta la sua versione della maschera napoletana sul grande schermo. Pino Daniele, nel suo album d’esordio Terra mia (1977) interpreta nel brano Suonno d’ajere la parte di un Pulcinella malinconico e rabbioso che, toltosi la maschera (un richiamo alla commedia di Eduardo), pensando al dolore dei poveri e dei diseredati medita un’azione di rivolta.