Lo scorso venerdì 26 gennaio è venuto a mancare Ciro Riccio, noto e storico barbiere dei Quartieri Spagnoli, meglio conosciuto come X Uomo Ciro. Una vera e propria istituzione dei nostri vicoli, Ciro ha tagliato i capelli a diverse generazioni. Padri e figli si recavano lì proprio per il suo savoir-faire, per la sua tradizione e per il suo taglio classico.
Il suo negozio si trovava presso vico Giardinetto ad angolo con via San Matteo. L’attività era però chiusa da diversi giorni prima della morte perchè il barbiere era ammalato. Dopo alcuni giorni i quartierani hanno appreso la notizia della sua dipartita.
Il cordoglio dei quartierani per la scomparsa di X Uomo Ciro
Sono stati tantissimi i messaggi di cordoglio sui social. Eccone alcuni: “Ho incontrato Signore Ciro l’estate scorsa, cercando un barbiere in Quartieri Spagnoli. Carissima e gentilissima persona, con così tanto da raccontare. Che tristezza“; “Io ero suo cliente dall’anno 63 prima di andare in America abitavo al civico 31 di vico giardinetto ed ogni volta che tornavo a Napoli andavo sempre a trovarlo. Ora mi unisco alla sua famiglia con le più sentite condoglianze. Ciao Ciro” o ancora “Ciao Ciro eri una persona educata, gentile, ogni volta che passavo per il tuo negozio con i miei figli, eri così dolci nel salutarli. Che la terra ti sia lieve”.
Il ricordo del Consigliere Comunale Luigi Carbone
Questo il post del consigliere Luigi Carbone nel ricordo dello storico barbiere dei Quartieri Spagnoli: “X Uomo Ciro, storia di un barbiere napoletano. Ci sono vite totalmente segnate dai posti in cui si sono consumate: Ciro Riccio, per tutti o’ barbiere, è un ritratto inscindibile dalla sua cornice. Meno di venti metri quadri fronte-strada a Vico giardinetto angolo San Matteo. Una vita passata a guardare gli eventi dalle vetrine di una barberia di quartiere. Dopoguerra, boom economico, l’avvento dell’euro, il Covid: da metà del novecento agli anni venti del duemila, la storia è passata anche da questo “puntone di Vico” come si usa dire tra queste parti .
Ciro non aveva un carattere morbido: se lo sarà costruito per rispondere agli urti del suo posto nel mondo. Era una sorta di portiere del Vicolo e si sa che i portieri non devono essere troppo docili per evitare di farsi accoppare. L’insegna che campeggia sulla porta del locale era tutto un programma: Ciro era diretto, senza fronzoli. Nessuno slogan ammiccante: X uomo Ciro, stop! Se vuoi entrare questo è: aspetti il tuo turno e non devi mettere fretta, qua le lancette dell’orologio a parete scandiscono un ritmo antico.
Ogni cliente seduto contribuiva a rinnovare un rito di lentezza che da fuori era impossibile interrompere: se avevi i minuti contati quel taglio prima di te sembrava interminabile. A farti compagnia una foto di Richard Gere che è riuscita ad essere di moda in tutte le epoche, anche perché Ciro faceva un uso consapevole di questo retrò, al punto da trasformare il suo salone mai veramente ammodernato in un coerente stile vintage, all’apparenza quasi ricercato. Era un rifiuto più estetico che sostanziale alla modernità perché Ciro pur continuando a usare le camice a righe o a quadri un po’ superate e gli occhiali stile Craxi, ci teneva a precisare la sua piena aderenza al presente parlando spesso di gigabyte e applicazioni.
La sua mano da barbiere però non ammetteva modernità: tagli e barbe si fanno come i maestri di un tempo insegnavano. Capelli tirati indietro, squadrati, la barba fatta a mestiere rigorosamente accompagnata dalla chiusura con il panno caldo. Un asciugamano messo quasi a bollire in una macchina sterilizzatrice pressato sul viso con tanta forza da farti quasi svenire. Sul davanzale del lavabo Cera di Cupra, crema Prep, e dopobarba con vaporizzatore .
Ieri si sono svolti i funerali di Ciro, e anche nell’ultimo viaggio il carro funebre ha presidiato ancora una volta l’angolo del barbiere: nella chiesa proprio di fronte il salone i tanti amici seduti tra i banchi avevano barbe ed acconciature che lasciavano trasparire la mancanza del loro barbiere che da qualche settimana aveva chiuso perché ammalato.
Mancherà a tutti la sua personalità un po’ misteriosa, la mezza serranda abbassata furtivamente di lunedì per i pochi clienti che avevano appuntamento nel giorno di chiusura settimanale -retaggio delle leggi antiche, il saluto veloce tramite le vetrine mentre si attraversava la strada. Panni caldi non ne faranno più e X uomo Ciro lascerà presto il posto ad un garage o ad un venditore di calamite”.