Da ieri rimbalza sui social la notizie di due ragazze trans stuprate ai Quartieri Spagnoli nella notte tra l’11 ed il 12 gennaio. Le due donne hanno avuto il grande coraggio di denunciare l’accaduto avviando cosi le indagini nella quale il Comune di Napoli si costituirà parte civile.
Uno degli assalitori, un ragazzo di 28 anni, sarebbe già in stato di fermo. Gli altri quattro “uomini” del branco sarebbero invece stati già riconosciuti. Le due ragazze, turiste, intanto sono state ospitate nella Casa delle culture e dell’accoglienza delle persone Lgbtqi+ di Napoli.
Il racconto delle due ragazze trans stuprate ai Quartieri Spagnoli
Questo il racconto, pubblicato da Fanpage, della vittima di stupro durante il colloquio con Daniela Falanga, storica attivista e Responsabile per le Politiche Trans di Arcigay Napoli: “Sono stata con un ragazzo, l’unico che mi interessava tra di loro. Siamo andati nel bagno, abbiamo consumato dei rapporti sessuali. Mentre stavo con questo ragazzo, più volte, ripetutamente apriva la porta un altro dei quattro ragazzi e mi ha toccata. Tra di loro parlavano in dialetto facendo battute, ridendo.
Mi ha tirato i capelli, ha toccato le mie zone intime. Il ragazzo con cui ho accettato di stare, diceva: “Esci, fammi arrivare, dopo tocca a te”, come se fossi un oggetto, prima di uno, poi di un altro. Quando sono uscita dal bagno ho un’immagine della mia amica che stava nel letto e scalciava. Neanche entriamo comunque nella stanza loro subito davano per scontato che dovesse accadere qualcosa a livello sessuale tra me e loro. Ovviamente ho detto che non mi andava e non volevo e loro hanno comunque tolto i loro indumenti, strattonandomi un po’ qua, un po’ là, hanno fatto un po i loro comodi.
“Sentite prive di ogni diritto”
Il racconto diventa poi ancora più crudele: “Due di loro mi hanno penetrata. Uno ha fatto ben altro, è stato comunque una cosa che è durata circa mezz’ora. Mi sono sentita priva di ogni diritto, di ogni potenza, mi sono sentita debole. Non riuscivo a liberarmi. Non ce l’ho fatta con tutto che io sono una ragazza abbastanza prorompente, non ce l’ha fatta. Volevo solo fare amicizia. La fiducia cala, cala volta dopo volta. Mi passa anche la voglia di fare quattro chiacchiere. Ti passa perché dici magari posso evitare queste quattro chiacchiere. E magari evito un’altra sventura. Spero che comunque non accada mai più“.
Questo invece il commento di Daniela Falanga: “C’è questa idea di cancellare o di sminuire il vissuto dell’altra persona, è una cosa che avviene normalmente alle donne trans, anche alle più giovani. Non sono casi singoli, molte ragazze trans, giovanissime, raccontano di come è difficile la loro vita. Nessuno si aspetta la violenza. Due ragazze giovanissime, due ragazze comuni che avevano il desiderio di attraversare Napoli come tante altre persone fanno. Tradite, le ho trovate tradite dal desiderio di poter portare con loro una bella esperienza. Tradite dalla possibilità di poter portare fuori qualcosa di bello, un’attesa speciale, nuove conoscenze. Invase invece dall’inaspettato, dall’improvviso violento“.
Leggi le parole del Sindaco Manfredi sull’episodio.