Foto da: turismo.it

Il Sole 24 Ore ha pubblicato la classifica annuale relativa alla qualità della vita. Napoli si colloca al 105° posto, terz’ultimo assoluto. In un anno ha perso 7 posizioni. Tra le città campane Benevento è la prima classificata al 78° posto, seguono Avellino (79° posto), Salerno (88° posto) e Caserta (98° posto). La retrocessione di Napoli è dovuta a una serie di fattori: la densità abitativa, la criminalità predatoria in ripresa, i dati occupazionali e un saldo migratorio sfavorevole. Napoli è penultima, solo davanti a Milano, per i reati in pubblica via ed i furti con strappo, terz’ultima per i furti di autovetture e il riciclaggio ed impiego di denaro. Il primato per quest’anno spetta ad Udine, la provincia friulana è la città italiana dove si vive meglio. A completare il podio Bologna e Trento. Foggia è in ultima posizione mentre Roma perde 4 posti in classifica, piazzandosi al 35° posto.

Napoli ancora una volta retrocede per qualità della vita mentre Udine comanda la classifica

Udine è il territorio più vivibile d’Italia. Vince la classifica per la prima volta. La città si piazza così nella storia della classifica, dopo essere rientrata nella top ten solamente tre volte dal 1990 ad oggi. Bologna e Trento, rispettivamente il secondo e il terzo posto, confermano un trend positivo. Bergamo sale al 5° posto e conquista il primato nella classifica di “Ambiente e servizi”. Modena, settima, torna in una top ten che aveva raggiunto solo due volte. Milano e Firenze si confermano nella top ten.

Napoli e i soliti problemi irrisolti

Come ogni anno ci troviamo a fare un bilancio finale: Napoli è il capoluogo che registra sempre le solite problematiche. Anche se con piccoli miglioramenti grazie alla presenza del turismo, essa risulta essere ancora molto indietro rispetto agli standard europei. La città partenopea è prima in Italia per imprese che fanno e-commerce, ma occupa l’ultimo gradino del podio come densità abitativa. Bene la voce “Affari e lavoro”, in cui Napoli e 12esima, ma vanno male “Ricchezza e consumi” (92°), “Giustizia e sicurezza” (104°) e “Demografia e società” (106°).

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