Un ragazzino di soli 17 anni è stato ferocemente aggredito da un gruppo di giovanissimi la sera di sabato scorso all’interno della Galleria Umberto I. La vittima, che ha subìto ben quattro fendenti, ha avuto la forza di reagire e mettersi in salvo arrivando a piazza Trieste e Trento dove è stato soccorso dalla polizia municipale e portato all‘ospedale Pellegrini.

Ricoverato in prognosi riservata non è in pericolo di vita ma resta in osservazione perché una delle coltellate ha sfiorato il fegato. La madre della vittima ha scritto al deputato di Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli che oggi si è recato al Vecchio Pellegrini per incontrare i familiari.

Ragazzino aggredito in Galleria Umberto: “Ancora futili motivi”

Queste le parole del deputato Francesco Emilio Borrelli: “Un episodio gravissimo – osserva Borrelliaccaduto proprio a pochi metri di distanza da dove fu ucciso Giovanbattista Cutolo, il giovane musicista 24enne colpito a morte da un proiettile all’esterno di un pub esploso da un criminale. Adesso come allora alla base dell’aggressione futili motivi. Per Giò Giò uno scooter parcheggiato male, adesso una semplice chiacchierata con due amiche che diventa motivo per estrarre un coltello e colpire un coetaneo. Da tempo denunciamo che piazza Municipio e l’intero centro della città, in particolare la Galleria Umberto I, sono fuori controllo, in balìa di gruppi di giovanissimi armati e pronti a sparare o accoltellare per uno sguardo o una parola di troppo.

Un’emergenza sottovalutata da molti per la quale torno a chiedere misure straordinarie in termini di controlli e presenza sul territorio delle forze dell’ordine. Non è più tollerabile la conta dei feriti, e alcune volte delle vittime, nei fine settimana di movida in questa città. Così come è vergognoso che nessuna delle tantissime persone presenti all’aggressione, a partire dai dipendenti dei tanti esercizi commerciali aperti a quell’ora, sia intervenuta per soccorrere il ferito. Le mamme di Napoli non vogliono più tacere davanti a questa deriva e le istituzioni hanno il dovere di ascoltarle”.

L’appello della madre

Queste le parole di Maria Rosaria Paudice, madre del ragazzo aggredito nella Galleria Umberto: “Ragazzi, costituitevi. Come ogni sabato sera insieme a mio marito ho accompagnato mio figlio a piazza Municipio dove abitualmente si incontra con i suoi amici. L’ho lasciato tranquillo e sereno. Quando mi hanno avvisato che era stato accoltellato ho provato un dolore indescrivibile anche perché mio figlio non è un violento e non è mai stato coinvolto in cose simili. La sua colpa è stata solo quella di essersi fermato a parlare con due amiche che gli chiedevano informazioni sulla scuola guida.

Al sopraggiungere dell’ex fidanzato di una delle due, insieme a un gruppo di altri otto ragazzi, è successo il finimondo. E’ assurdo che mio figlio abbia rischiato di morire solo perché stava parlando con due amiche. Cose simili non devono accadere più a nessuno. Adesso voglio solo che mio figlio guarisca presto, sperando che non resti traccia dentro di lui di questa terribile aggressione. Non avrò pace fin quando tutti gli aggressori non saranno assicurati alla giustizia. Ormai gli inquirenti sono sulle loro tracce, farebbero bene a costituirsi”.

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