Come già accaduto con i tifosi del Francoforte durante la scorsa Champions League, le autorità tedesche non hanno avuto la prontezza di comunicare alla polizia italiana, la folta presenza dei supporters dell’Union Berlin. Il questore Maurizio Agricola ha utilizzato il termine “feedback incompleto” per esprimere, con vena elegante, la comunicazione dei tedeschi.
In effetti le autorità tedesche avevano annunciato che i tifosi dell’Union Berlin con biglietto per la partita sarebbero stati oltre 2000. Non sono state chiare invece le dinamiche sui mezzi di trasporto che avrebbero utilizzato. Fortunatamente, la polizia è riuscita a scoprire, solo un paio d’ore prima, che sarebbero giunti a piazza Garibaldi partendo con un treno da Roma.
Tifosi dell’Union Berlin a Napoli: cosa è successo ieri
Ieri sera dunque, all’arrivo dei tifosi dell’Union Berlin, ci sono state diverse azioni piuttosto violente. Lungo il corso Umberto sono avvenuti duri scontri con la polizia mentre a piazza Dante, un altro gruppo di facinorosi, ha messo a ferro e fuoco un bar. Proprio come successe con i tifosi del Francoforte qualche mese fa.
A pagare i danni, dovrebbe essere la Germania. Questo è ciò che ha dichiarato Ciro Fiola, presidente della Camera di Commercio di Napoli e provincia: “Napoli per l’ennesima volta è stata presa d’assalto da un gruppo di violenti che si nascondono dietro il tifo calcistico ma nulla hanno a che fare con lo sport. È inaccettabile che questa città debba ritrovarsi in balìa di facinorosi, armati di spranghe e di ordigni pirotecnici, liberi di mettere a ferro e fuoco il centro storico. È successo di nuovo ed a farne le spese sono come sempre i cittadini e i commercianti. Chi paga i danni? Credo che il Paese che esporta questi teppisti debba rispondere direttamente dei danni provocati.“
Militari in strada
Per quanto riguarda la giornata di oggi, nonostante un diffuso avviso sui social nella quale si dichiara un probabile incontro dei tifosi dell’Union Berlin presso piazza Municipio, non dovrebbero (il condizionale è d’obbligo), esserci scontri. Le forze dell’ordine infatti hanno già presidiato la zona e sono pronti a controllare anche le strade adiacenti.