La Scuderia dei Rappers, nata a Giugliano nel 2020, compie tre anni e continua ad attrarre giovani talentuosi che vogliono entrare nel mondo del rap. Il progetto nasce a ottobre del 2020 per volontà di Mariotto Longman, storico esponente della scena rap e hip hop napoletana. Mariotto aiuta tanti ragazzi con disagio sociale, provenienti da tutti i quartieri di Napoli e residenti a Giugliano, a sviluppare il talento per le rime e i beat.
Lo abbiamo intervistato.
La Scuderia dei Rappers: a Giugliano il riscatto corre sul beat
Com’è nato il progetto della Scuderia?
“Il progetto nasce nel momento in cui mi accorgo che a Giugliano c’erano tanti ragazzi, provenienti da ogni zona di Napoli, che venivano da situazioni e contesti difficili, come quelli della criminalità e dell’abbandono scolastico. Ragazzi che però avevano anche tanta voglia di riscattarsi e di fare musica. Notato il loro talento, sono riuscito a coinvolgere una trentina di loro, poi il progetto è cresciuto sempre di più”.
In cosa consiste il progetto? Come si svolgono gli incontri con i ragazzi?
“Dopo aver scritto e perfezionato i brani con il lavoro quotidiano al centro culturale di Giugliano, i ragazzi della Scuderia entrano nella scena discografica vera e propria. Quando vedo che sono pronti e che hanno lavorato bene sui testi diamo loro la possibilità di registrare i brani con l’etichetta discografica New Reel Records di Bagnoli“.
Ci sono anche ragazzi dei Quartieri Spagnoli nel progetto?
“Certo, tra i ragazzi della Scuderia ce ne sono diversi che vengono dai quartieri. Senza dimenticare che Clelia Ragone, in arte Clelia, è una dei giovani rapper che collaborano con la Scuderia“.
Mariotto Longman, 33 anni nella scena rap napoletana
È quindi Mariotto Longman a fare loro da mentore e da guida lungo tutto il percorso. Attivo sulla scena rap napoletana dal 1990, Mariotto ha molto da raccontare.
Cosa è cambiato nella scena rap napoletana dai tuoi inizi a oggi?
“Oggi sono cambiate molte cose. Quando ho iniziato io non esistevano producers. Facevamo i campioni della basi per rappare prendendo le tracce dal lato B dei vinili di rappers americani, poiché l’unica alternativa era creare la base con una band. Il messaggio sociale però resta. Ho sempre portato avanti la rivendicazione di tematiche sociali nei miei testi, negli anni 90 facevo parte della scena posse di Napoli e ora sto cercando di trasmetterlo anche ai ragazzi della Scuderia. Anche loro vogliono rivendicare la volontà di cambiare rotta rispetto al loro vissuto“.
La scena posse si riferiva infatti a quella corrente musicale underground, particolarmente viva a Napoli, che rifiutava la distribuzione ufficiale, preferendo restare nei centri di aggregazione sociale.
Oggi Mariotto continua a fare rap ma si dedica soprattutto a formare nuove leve, perché vede in questi ragazzi talento e potenzialità. A tal proposito ci anticipa alcune novità:
“Alla fine di questa settimana si potrà ascoltare il risultato di questi mesi di lavoro: la New Reel Records pubblicherà il singolo Scugnizzi 2.0, che anticipa il primo album della Scuderia dei Rappers, un mixtape di 5 brani scritti e cantati dai ragazzi di Giugliano. Nel prossimo futuro anche collaborazioni con tanti attori e cantanti napoletani celebri, ma non diciamo di più“.