carcere Secondigliano

Foto da: Poliziapenitenziaria.it

Nel reparto di “alta sicurezza” del carcere di Secondigliano, oggi è avvenuta una scoperta clamorosa: droga e telefonini recapitati tramite l’utilizzo di droni. A stanare il sistema criminale, attraverso l’operazione condotta all’alba dal personale di Polizia Penitenziaria, è stato l’ordine del dirigente Gianluca Colella. Secondo alcune dichiarazioni, rilasciate dagli agenti, durante la perquisizione sono stati sequestrati tre telefoni cellulari nel Reparto detentivo S3 ”Alta Sicurezza”.

Scoperta clamorosa al carcere di Secondigliano da parte della Polizia penitenziaria

Donato Capece, segretario generale del Sappe, attraverso un comunicato ha dichiarato: ”Esternamente ai padiglioni detentivi è stato rinvenuto un drone che aveva trasportato all’interno ben tre etti di droga. Questi ritrovamenti fanno comprendere come l’attività di intelligence e di controllo del carcere da parte della Polizia Penitenziaria diviene fondamentale. E deve convincere sempre più sull’importanza da dedicare all’aggiornamento professionale dei poliziotti penitenziari, come ad esempio le attività finalizzate a prevenire i tentativi di introduzione di droga in carcere, proprio in materia di contrasto all’uso ed al commercio di stupefacenti”.

Alle sue dichiarazioni aggiunge: ”Io credo che presto la Polizia Penitenziaria debba disporre di un Nucleo di poliziotti penitenziari specializzati ed esperti nell’utilizzo e nella gestione dei droni sia in ottica preventiva che dissuasiva dei fenomeni di violazione degli spazi penitenziari o di introduzione di materiale illecito di qualsiasi natura: pensiamo cosa potrebbe accadere se un drone riuscisse a trasportare esplosivo o armi dentro a un carcere, come per altro è successo tempo fa in quello di Frosinone quando un detenuto prese in ostaggio il personale di Polizia con una pistola giunta proprio con un drone”. Il tema della sicurezza nelle carceri è da sempre nell’agenda politica del governo. Si cercano soluzioni per far fronte all’emergenza. Visto gli ultimi sviluppi della tecnologia, che rende ancora più complesso il lavoro dei poliziotti penitenziari. Bisogna applicare delle strategie affinché si possa avere il pieno controllo della situazione.

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